Malacalza respinge l'assalto di Apollo su Carige

Il tribunale boccia il ricorso del fondo Usa per congelargli i diritti di voto

I Malacalza vincono il primo round contro Apollo.

Il Tribunale civile di Genova ha infatti rigettato per infondatezza il ricorso presentato da Amissima - società riconducibile al fondo americano - che possiede circa lo 0,10% del capitale di Carige (acquistato pochi giorni prima della presentazione del ricorso) per chiedere la sterilizzazione dei diritti di voto di Malacalza Investimenti perchè, a suo dire, quest'ultima eserciterebbe il controllo sulla banca senza aver richiesto le necessarie autorizzazioni. Il giudice civile ha dato integralmente ragione alla holding dei Malacalza che - quindi- nell'assemblea di martedì 28 marzo potrà votare sulle materie all'ordine del giorno per la sua quota del 17,6 per cento. Sul tavolo, ci sarà anche l'azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della banca, Piero Montani e Cesare Castelbarco, e contro una serie di soggetti riconducibili ad Apollo tra cui Amissima Holdings, Amissima Assicurazioni e Amissima Vita. Nel mirino sono finiti i comportamenti tenuti da questi soggetti nel periodo 2014-2016 relativamente alla cessione delle attività assicurative (da Carige ad Apollo), alla mancata conclusione della cessione di Creditis e alla proposta di acquisto degli npl fatta da Apollo a inizio 2016.

«Dalla sconcertante lettura dell'atto di citazione pubblicato da Carige in data 21 marzo 2017 a seguito di richiesta da parte della Consob - riporta una nota dei Malacalza - emergono altri particolari, coincidenze temporali e dettagli in merito ai comportamenti tenuti dai precedenti amministratori e da Apollo ai danni della banca e quindi di tutti gli azionisti». Malacalza Investimenti giudica, inoltre, «strumentale e temeraria» l'azione giudiziaria intrapresa da Amissima Assicurazioni, e dal suo socio di controllo Apollo, che ha chiesto la sterilizzazione dei diritti di voto di Malacalza Investimenti.

Dal canto suo, Amissima confida che successivamente all'assemblea di martedì le autorità di Vigilanza e l'Autorità Giudiziaria «accerteranno l'esistenza di un controllo non autorizzato da parte di Malacalza», si legge in una nota.

Quanto ad Apollo, contestualmente al ricorso d'urgenza presentato nei giorni scorsi al Tribunale di Genova e poi respinto, ha informato Banca d'Italia-Bce della sua azione e si riserva, secondo quanto si apprende, nuove iniziative di carattere giudiziario impugnando la sentenza di ieri.

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