Mediaset vince la gara della pubblicità

La raccolta 2015 del Biscione batte tutti gli altri editori tv

Mediaset vede confermato dagli ultimi dati AcNielsen (gennaio-dicembre 2015) il buon andamento della propria raccolta pubblicitaria. «È l'unico grande editore tv in crescita, in controtendenza rispetto ai risultati dei diretti competitor». Lo sottolinea il gruppo di Cologno Monzese in una nota a commento dei dati sulla pubblicità in Italia diffusi giovedì scorso. «La tv del Biscione - spiega la nota- consolida nel 2015 una performance migliore del mercato con una crescita dell'1%». Si tratta di un apporto al dato generale del mercato Tv che, al netto di Mediaset, avrebbe un andamento piatto rispetto al 2014. «Il risultato è significativo se si considera che gli altri editori dei canali generalisti sono in netta flessione e nel mercato della pay tv Mediaset è in crescita (+6%) a fronte di un calo dell'8% del principale competitor». La combinazione di questi trend si traduce dunque in una crescita della quota di Mediaset sia sul mercato tv sia sul mercato pubblicitario totale. Si tratta, per la tv guidata da Pier Silvio Berlusconi, «di un buon indice di vitalità e competititività in un contesto di concorrenza sempre più impegnativo, sia sul fronte tv sia sul fronte del mercato complessivo, visto il numero crescente di players presenti anche in Italia». Nello scorso ottobre infatti anche nel nostro paese è sbarcata Netflix, la tv via Internet che ha superato i 70 milioni di abbonati ma con una programmazione molto diversa rispetto a Mediaset Premium, la tv a pagamento del biscione che punta invece sopratutto sul calcio. Mediaset comunque ha sottolineato, nel suo comunicato, la validità della strategia adottata che punta ancora e sopratutto sul business della tv generalista.

Intanto, come previsto, l'Antitrust ha aperto un'istruttoria sull'acquisto da Rcs delle radio del gruppo Finelco (che controlla le radio 105, RadioMontecarlo e Virgin Radio) da parte di Rti, società controllata da Mediaset. L'istruttoria dovrebbe concludersi a marzo.

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