Mercoledì il piano industriale. No dei Benetton all'aumento di capitale

Rcs prende tempo per chiudere le partite della ricapitalizzazione e del rifinanziamento del debito e convoca il Cda sui conti a ridosso dell'ultima data utile, il 15 aprile. I Benetton nel frattempo non sono intenzionati a sottoscrivere l'aumento di capitale della casa editrice del Corriere della Sera, dove sono soci fuori dal patto col 5,1%. All'interno dell'accordo parasociale invece Edison, che della società ha una piccola quota dell'1%, è pronta a fare la sua parte, accanto agli azionisti di maggior peso Mediobanca, Fiat e Intesa mentre i Pesenti (7,7%) non hanno ancora sciolto le riserve. Intanto ieri un cda lampo di Rcs ha deciso che mercoledì 27 marzo si terrà, nel pomeriggio, il board per approvare il piano industriale, completato con la parte patrimoniale: l'aumento, del quale per quella data si conta di definire l'importo (si ragiona su 400 milioni subito più altri 200 milioni in una secondo momento), e le condizioni per il rifinanziamento del debito. È attesa poi una decisione per trattare in esclusiva con Alfredo Bernardini De Pace o con News3.0 di Paolo Madron la vendita di 10 periodici.
La parte patrimoniale e finanziaria dovrà poi passare sul tavolo del patto di sindacato. Si stanno in queste ore incrociando le agende per definire una data: se non si riuscirà a tenere la riunione dei soci sindacati nella stessa giornata del Cda l'idea è di fissarla per i giorni successivi, prima della pausa pasquale. A quel punto, verificato l'impegno degli azionisti per la ricapitalizzazione, si potrà siglare, se tutto filerà liscio, l'accordo con le banche (in scadenza ci sono 700 milioni di debiti ma si stanno rinegoziando linee di credito per 800 milioni). Così entro il 15 aprile, ultima data utile, il board potrà approvare il bilancio 2012 e convocare l'assemblea sul bilancio e sull'aumento tra il 16 e il 24 maggio.
Secondo indiscrezioni dunque Edizione holding dei Benetton non farà la sua parte nell'aumento per le perplessità sull'efficacia del piano di rilancio della società.

L'amministratore delegato di Edison, Bruno Lescoeur, ha detto invece che il gruppo dell'energia, ormai sotto controllo francese, è aperto a valutare l'aumento e ha spiegato che la partecipazione in Rcs rappresenta «un esempio delle relazioni che Edison vuole mantenere nell'ambiente in cui opera». Interlocutorio invece il giudizio di Carlo Pesenti di Italmobiliare: «Dobbiamo ancora vedere».

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