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Mobilità elettrica, via al piano Enel

In tre anni 11.000 colonnine. Starace: «Fca? Questione di tempo»

Pierluigi Bonora

Firenze È Enel a dare una forte scossa al Paese sulla mobilità elettrica. E se alla scarsa diffusione dei veicoli elettrici, oltre ai costi elevati, concorre la mancanza di una rete capillare di colonnine di ricarica lungo strade e autostrade, il piano nazionale che partirà dopo l'estate si propone di ovviare al problema. L'iniziativa, illustrata dall'ad di Enel, Francesco Starace, prevede l'installazione, in tre anni, di 10-11.000 stazioni di ricarica veloce (200 quello lungo il corridoio autostradale italiano e austriaco). L'investimento, al lordo di fondi europei e incentivi, è di 250-300 milioni.

La realizzazione del piano, già presentato al ministro Graziano Delrio, consentirà anche di «abbattere l'ansia da ricarica dovuta alla ricerca delle colonnine da parte degli automobilisti alla guida di vetture elettriche», ha spiegato Francesco Venturini, responsabile della divisione Global e-Solutions di Enel. Un programma analogo riguarderà anche la Spagna.

Enel, dunque, punta decisamente su questa mobilità e, per il 2040, prevede che il 50% del parco circolante abbia matrice elettrica. «Fca fa resistenze? Non ci sono problemi con Torino - risponde Starace al Giornale - questa mobilità vedrà tutte le Case auto coinvolte, in diverso modo.

È solo questione di tempo. Si è solo all'inizio di un cambiamento molto profondo. Penso che Fca, sul tema, abbia una visione a medio lungo termine». A fare gli onori di casa, Dario Nardella, sindaco di Firenze, la città più elettrica d'Italia.

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