Moody's rivede ancora le stime del pil italiano: crollo del 2% nel 2012

L'agenzia Usa avverte: "La crisi nell’Eurozona rappresenta il più grande rischio". La Francia piatta

"I rischi per la ripresa economica tra quest’anno e il prossimo sono aumentati rispetto alla scorsa primavera". L’agenzia di rating Moody’s ha aggiornato l'outlook spiegando che la crescita delle economie emergenti rallenterà più delle attese e la crisi del debito dell’Eurozona continuerà a generare i maggiori rischi per lo scenario globale. Per quanto riguarda l'Italia, invece, ha rivisto al ribasso le stime sul pil che nel 2012 dovrebbe contrarsi del 2%.

Secondo Moody’s i rischi per la ripresa sono saliti a causa della recessione più profonda del previsto che ha colpito l’Eurozona, determinando una contrazione più consistente del credito; per il brusco rallentamento della crescita in Cina, India e Brasile; per lo shock dei prezzi petroliferi; per il rischio di una stretta fiscale severa e improvvisa paventata negli Stati Uniti nel 2013. L’area della moneta unica dovrebbe contrarsi nell’anno in corso dello 0,5% ma con performance assai divergenti: per la Germania l’agenzia prevede una crescita relativamente maggiore delle stime (+0,5%) mentre la Francia è prevista "piatta". Confermato la contrazione del pil della Spagna (-1,5%), mentre il Portogallo dovrebbe vedere una contrazione del 3,5% e la Grecia addirittura del 7%.

Moody’s ha ribadito che "negli ultimi tempi siano aumentati i rischi globali al ribasso per via della situazione dell’Eurozona". La stima complessiva per il G20 è di una crescita del 2.8% nel 2012 e del 3.4% nel 2013, in calo sul +3.2% del 2011 e +4.6% del 2010.

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