Moscetti lascia, Confindustria riapre il caso "Sole"

Le deleghe al cda. Si cerca il nuovo manager. Oggi il consiglio dell'associazione

Moscetti lascia, Confindustria riapre il caso "Sole"

Marcello Zacché

Come anticipato dal Giornale e ormai atteso dal mercato, l'ad del Sole 24 Ore Franco Moscetti lascia il suo incarico, con un anno di anticipo sulla scadenza naturale. L'azionista di maggioranza del gruppo, la Confindustria, e più precisamente il suo presidente, Vincenzo Boccia (che per statuto è il titolare del 61% del capitale) aveva da qualche tempo deciso di cambiare la guida del Sole, non essendo soddisfatto dei risultati ottenuti da Moscetti dopo l'investimento di 30 milioni nella ricapitalizzazione dell'anno scorso. E dopo qualche settimana di contatti, tenuti dal presidente del cda Giorgio Fossa, l'altro ieri si è giunti a un accordo. Moscetti non intendeva restare contro la volontà dell'editore. Tuttavia pretendeva l'applicazione di un metodo rispettoso del suo operato e una manleva che lo tutelasse da sorprese: essendo il gruppo coinvolto in una inchiesta della procura di Milano dal marzo 2017, la situazione tecnico-giuridica lo consigliava. E, da quanto si legge sul comunicato emesso ieri, nonché dal tono, la richieste sono state soddisfatte. Moscetti, si legge, «ha presentato le dimissioni ritenendo concluso il suo mandato con la realizzazione e il lancio del nuovo Sole 24 Ore». L'ad, si legge tra l'altro, «in un momento particolarmente difficile» ha gestito «la ricapitalizzazione della società per 50 milioni e la vendita del 49% dell'area formazione per 40,8 milioni». E Il Sole «ringrazia Moscetti per il grande lavoro svolto con correttezza e professionalità».

In realtà il divorzio non sarà indolore, sia dentro al gruppo, sia in Confindustria. Al Sole il dopo-Moscetti è tutto da disegnare. Le deleghe, che ieri sono state prese collettivamente dal cda, passeranno a un manager che va scelto: se ne occuperà un cacciatore di teste. Ma è chiaro che, nel frattempo ne risentirà la gestione e, per l'incertezza, anche il titolo in Borsa.

In Confindustria, invece, il tema Sole diventerà decisivo per Boccia. Il presidente è preoccupato. Non è un caso che la chiusura con Moscetti sia arrivata alla vigilia del consiglio generale di oggi: facile che se ne parli, se non altro nei corridoi.

L'impressione è che sul manager si sia combattuta una battaglia che non è ancora finita. E che Boccia, con davanti gli ultimi due anni del suo mandato, intende affrontare fino alla fine con tutte le armi che avrà a disposizione.

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