Ogni giorno chiudono mille imprese

Anche se quelle nate sono più numerose di quelle cessate, nei primi 9 mesi del 2012 hanno chiuso i battenti 279.098 imprese: praticamente 1.033 al giorno. Il saldo, in base ai dati Cgia che ha rielaborato quelli trimestrali di Unioncamere, è positivo (+19.984 imprese) ma, rileva la confederazione, a chiudere sono le imprese più grandi mentre si aprono quelle di piccole dimensioni. «Prova ne sia - sottolinea la Cgia - che il tasso di disoccupazione sta crescendo in maniera preoccupante». I dati riferiti all'artigianato sono ancor più preoccupanti: negli ultimi tre anni il saldo nazionale della nati-mortalità delle aziende di questo settore presenta sempre un segno negativo: -15.914 nel 2009, -5.064 nel 2010 e -6.317 nel 2011. Nei primi tre mesi del 2012 (ultimo dato disponibile) il saldo ha toccato la punta massima di -15.226: i settori più in difficoltà sono quelli delle costruzioni, le attività manifatturiere e i servizi alla persona.

«Dobbiamo ricordare - osserva Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia - che molte persone hanno aperto un'attività in questi ultimi anni di crisi, non perchè in possesso di una spiccata vocazione imprenditoriale, bensì dalla necessità di costruirsi un futuro occupazionale dopo esser stati allontanati dalle aziende in cui prestavano servizio come lavoratori dipendenti».

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