Pirelli chiude il 2014 centrando gli obiettivi che si era posta e facendo fronte alla frenata del mercato sudamericano e alla crisi geopolitica in Russia, due dei mercati su cui aveva puntato, soprattutto grazie al rafforzamento sul prodotto appartenente all'alto di gamma. «Siamo soddisfatti dei risultati del 2014 - ha commentato il presidente Marco Tronchetti Provera - tenuto conto del rallentamento del mercato dell'America del Sud che rappresenta un terzo del nostro business e della crisi geopolitica in Russia dove, comunque, siamo sulla buona strada con il nostro piano». Dietro questi risultati c'è, in particolare, «la crescita del segmento Premium . Avevamo previsto una crescita tre volte più veloce, ma nel 2014 è cresciuto del 10%, al di là di quanto previsto all'inizio», ha aggiunto Tronchetti Provera.
L'anno si è chiuso, annuncia il consiglio di amministrazione esaminando i dati preliminari, con un utile operativo pari a 838 milioni di euro (+6,8%) e ricavi pari a 6.018 milioni (+5,9% crescita organica). La posizione finanziaria netta è passiva per circa 980 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto ai 1.322,4 milioni di fine 2013. Il Premium si è confermato la leva di crescita con un aumento dei volumi del 17,8% (ricavi del segmento pari a 2.536 milioni di euro +13,2%).
Nel 2015 la dinamica sarà simile, «la Cina e i mercati maturi saranno i driver di sviluppo dell'economia mondiale e andranno a compensare la volatilità dell'economia sudamericana e russa», sottolinea Pirelli in una nota, aggiungendo che l'Europa dovrebbe registrare un Pil a +1,7%, gli Usa a +3,1% e la Cina a +6,5 per cento. Il gruppo guidato da Tronchetti Provera si attende «un ebit pari a circa 930 milioni di euro dopo oneri non ricorrenti e ristrutturazione, un fatturato a circa 6,4 miliardi e investimenti inferiori a 400 milioni, e una generazione di cassa ante dividendi superiore a 300 milioni».
I target, precisa ancora la Bicocca, guardano cautelativamente alla difficile congiuntura in Venezuela e Argentina che nel 2014 hanno registrato una flessione del Pil reale del 3,5% e dell'1% e un'elevata volatilità dei cambi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.