Pirelli spinge il fatturato a quota 4 miliardi. Ecco i target a fine anno

L'utile dei nove mesi sfiora i 200 milioni. Tronchetti: "Centrali l'Asia e l'area Nafta"

Pirelli spinge il fatturato a quota 4 miliardi. Ecco i target a fine anno

Per Pirelli primo appuntamento con i conti dopo il ritorno in Piazza Affari lo scorso 4 ottobre. E per la prima volta, dalla presentazione del piano industriale al 2020, avvenuta l'1 settembre, la multinazionale guidata da Marco Tronchetti Provera, svela anche gli obiettivi per l'anno in corso: +9% i ricavi e un peso sempre maggiore dell'offerta degli pneumatici alto di gamma (dal 55% del 2016 al 57%); un utile operativo rettificato (ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione e costi di start-up) previsto a 930 milioni (da 844 milioni di fine 2016); mentre il rapporto tra posizione finanziaria netta ed ebitda rettificato è visto a «inferiore a 3 volte», da 4,6 dell'anno passato.

I primi 9 mesi dell'anno, intanto, hanno evidenziato il segno positivo alle varie voci: un fatturato di 4,038 miliardi (+9%); l'ulteriore rafforzamento nel segmento ad alto valore (+13% volumi e ricavi, con una maggiore incidenza sul giro d'affari complessivo); 681,2 milioni (da 620,7) di utile operativo rettificato, senza gli oneri e i costi di start-up; per quanto riguarda le attività degli pneumatici consumer l'utile netto è salito a 198,9 milioni da 35,8 di un anno fa. Al 30 settembre, inoltre, l'indebitamento finanziario netto ammonta a 4,287 miliardi di euro con un rapporto ebitda/debito pari a 3,7 volte. Al capitolo investimenti si registrano 327,6 milioni rispetto ai 221,9 milioni di un anno fa. L'ad di Pirelli, Tronchetti Provera, ha ribadito che Apac (Asia-Pacifico) e Nafta (Usa, Canada e Messico) continuano a significare le aree a maggiore profittabilità. La Borsa, a poco di un mese dalla quotazione del titolo (operazione costata 70 milioni, come spiegato dal top manager), ha risposto positivamente, portando il valore delle azioni a 7 euro (+1,60%) per un capitalizzazione di 7 miliardi, in aumento del 7,7% dal giorno del debutto sul listino milanese.

«L'Asia-Pacifico continuerà a mostrare tassi di crescita dei ricavi maggiori - ha sottolineato Tronchetti Provera - mentre anche altri Paesi, come la Russia e il Brasile, garantiranno un contributo positivo. L'Europa, dal canto suo, manterrà la velocità e l'area Nafta proseguirà pure ad aumentare». Nel dettaglio, tra gennaio e settembre l'Asia-Pacifico ha visto il fatturato salire del 17,9% e del 20,2% nell'alto di gamma, mentre il Nafta ha segnato un +9,1% e l'Europa un +6,7%.

Tra gli analisti, quelli di Jefferies hanno confermato la

raccomandazione hold sul titolo e il prezzo obiettivo a 7 euro. Nelle sale operative c'è anche chi afferma che i conti di Pirelli hanno superato le attese sul fronte dell'ebit, risultando invece in linea con le stime sui ricavi.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica