Politica "miope" sul Mobile

Politica "miope" sul Mobile
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Il grande successo del Salone del Mobile è il risultato di storia importante: l'eccellenza del made in Italy oggi sempre più attrattivo sui mercati globali. È il volto nobile della nostra imprenditoria fresca di idee, innovativa nei processi, coerente con il proprio vissuto: l'anima è artigianale, il corpo è al passo con i tempi e già proiettato verso il futuro.

Sensazione confermata dal focus dell'Ufficio Studi Mediobanca dal titolo Aziende Legno Arredo (2012 2016) in occasione della Milano Design Week 2018. In grande risalto la voce export che viene stimato valga circa 15,6 miliardi (il 38% del totale vendite). Le 319 aziende esaminate danno lavoro ad oltre 320mila persone (+3,2% sui 5 anni). La gran parte delle imprese si colloca tra Nord Est (44%) e Nord Ovest (31%). Al Centro (Marche, Toscana, Umbria) abbiamo il 16% delle aziende. È un settore in salute, grazie al rafforzamento della solidità finanziaria. Aziende che si sono date da fare, nonostante la miopia della politica, incapace di valorizzare il lato positivo dell'industria italiana. Un deficit il Paese si trascina da sempre. Anziché motivare gli imprenditori con misure intelligenti, i decisori pubblici preferiscono penalizzarli.

Che si affermi comunque una positività è il frutto di una cultura del lavoro che è il grande patrimonio del nostro Paese. Ben raccontata anche da pubblicazioni specializzate come Interni di Gilda Boiardi, cui si deve la brillante intuizione del Fuori Salone; AD di Ettore Mocchetti; Icon Design di Michele Lupi.

Testate che hanno contribuito, insieme ad altre, a rendere viva Milano in una settimana di grandi eventi. La speranza è che Roma si accorga dell'ingegnosa vitalità del settore. Basterebbe un piccolo sostegno. Non aiuti ma interventi strategici.

www.pompeolocatelli.it

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