«Deliver 2022». Nel nome del piano industriale di Poste italiane è racchiuso il cuore della nuova strategia decisa dell'ad Matteo Del Fante: puntare sul segmento e-commerce e, in particolare, sul mercato della consegna dei pacchi, anche in collaborazione con Amazon. «La pressione del gigante Usa ci aiuta a migliorare», ha commentato l'ad spiegando che Poste «si sta preparando a portare a regime le consegne in un giorno». Una possibilità che il gruppo concretizzerà grazie alla capillare rete di uffici postali (12.800) che con gli oltre 2.000 centri di distribuzione permette attualmente lo smistamento di oltre 3 miliardi di pezzi di corrispondenza e più di 100 milioni di pacchi ogni anno.
Il tutto, implementando la vocazione digitale di Poste, con la creazione di una sorta di «borsellino elettronico» che integri il business di Postepay con quello telefonico, permettendo così al gruppo di essere protagonista del mercato dei pagamenti digitali: nel 2017 le transazioni con carta hanno raggiunto oltre 100 miliardi l'anno e Poste Italiane ha emesso 25 milioni di carte.
Per vincere la sfida, Del Fante - al suo primo piano industriale in casa Poste - ha destinato investimenti per 2,8 miliardi riorganizzando il gruppo anche sotto il profilo occupazionale: «Assumeremo circa 10mila professionisti qualificati e formeremo il personale per dotarlo di nuove competenze», ha detto illustrando il piano davanti alla comunità finanziaria a Palazzo Mezzanotte. Proseguirà, intanto, la riduzione del personale (con 100 milioni destinati a incentivi di pre-pensionamento) e, di fatto, ci saranno 15mila uscite volontarie, una riduzione media annua di 3.000 unità.
Sul fronte della strategia, avranno poi un ruolo crescente il settore finanziario (risparmio postale e fondi), con un rafforzamento della collaborazione bancaria, e l'obiettivo di raddoppiare le erogazioni dai 2,6 miliardi del 2017 a 6 miliardi. E quello assicurativo, con il gruppo che punterà anche sulle polizze non Vita, entrando per la prima volta nel mercato della Rc Auto.
Guardando ai numeri, il piano - definito da Del Fante «conservativo» - prevede un utile netto di 1,2 miliardi al 2022 con 11,2 miliardi i ricavi, in crescita dell'1% ogni anno, mentre il risultato operativo raggiungerà 1,8 miliardi (+10% l'anno).
Così, i dividendi aumenteranno del 5% l'anno: nel 2018 Poste si appresta a staccare una cedola più ricca, pari a 0,42 euro per azione (l'anno scorso era stata di 0,39 euro). A fine piano la posizione finanziaria netta crescerà a 1,7 miliardi, dagli attuali 800 milioni. Positiva la reazione del mercato che ha promosso il titolo: +5,8% a 7,4 euro.
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