Economia

Primo caso di autovelox del suono: multe salate. Arriva anche in Italia?

A Parigi è iniziata la sperimentazione del primo autovelox sull'inquinamento acustico: multe fino a 135 euro per chi eccede con i rumori della propria auto o moto. Ecco come funziona

Primo caso di autovelox del suono: multe salate. Arriva anche in Italia?

La trovata potrebbe essere anche geniale ma, più che altro, è destinata a cambiare la quotidianità del prossimo futuro soprattutto dei grandi centri urbani se l'esempio francese prenderà piede anche in Italia. Stiamo parlando dell'autorumox, una specie di autovelox che fa la multa non per eccesso di velocità ma in base al livello di inquinamento acustico.

Come funziona "l'autorumox"

Immaginate un mondo in cui l'uso smodato dei clacson ma anche qualsiasi altro rumore automobilistico o delle due ruote possa portare ad una sanzione per il proprietario: si starebbe lontani da gesti gratuiti che tanto danno fastidio al prossimo. La Francia, come spesso accade, è già avanti perché il centro di valutazione dell'inquinamento acustico sta sperimentando i radar dell'azienda Hidre che intercettano le frequenze indesiderate, considerate troppo alte per il decoro cittadino e la pace altrui. "I rumori riducono la speranza di vita dei parigini di nove mesi" ha affermato David Belliard, vicesindaco della città, parlando degli studi portati avanti dall’agenzia regionale della salute e di Bruitparif, il Centro che si sta occupando della sperimentazione di questo nuovo sistema.

Parigi, così, sarebbe la prima capitale al mondo a erogare multe per rumori eccessivi dovuti al traffico urbano. E le cifre, diciamolo, non sono così modiche: multe fino a 135 euro per chi viene beccato a disturbare inutilmente. Ma nel mondo, da Roma a Tokyo, sono decine se non centinaia le metropoli che avrebbero bisogno di sistemi ad hoc per ridurre questo particolare inquinamento che, a volte, non fa dormire nemmeno di notte. Come fa notare il Corriere, l'aumento delle isole pedonali ha portato al dirottamento del traffico nelle arterie principali dove il frastuono stradale inizia all'alba e trova tregua soltanto per poche ore notturne.

Addio agli "alfisti"

In questo modo, i cosiddetti "alfisti" che amano accelerare, far rombare inutilmente i motori o fare doppiette con le marce potrebbero essere messi con le spalle al muro. Se oltre alle classiche multe stradali si aggiungessero anche queste, ci si penserebbe bene due volte prima di strimpellare con il proprio mezzo. La sperimentazione parigina è stata avviata anche su cantieri, aeroporti e le zone della movida e, come previsto dal piano cittadino, entro un anno dovrebbe entrare a regine. Infatti, anche se nasce in maniera specifica per il traffico, i radar possono intercettare rumori eccessivi dovuti ad un pub all'aperto fino a tarda notte che non fa dormire gli inquilini del palazzo a fianco piuttosto che il rumore di aerei troppo bassi o con rotte sopra i centri abitati. O i cantieri, i cui lavori all'alba o all'orario pomeridiano della pennica possano disturbare gli anziani che ci abitano di sopra. Potremmo davvero assistere a una rivoluzione anche per queste abitudini.

A quel punto, non è difficile immaginare che l'esempio francese di questo nuovo "autovelox" possa essere seguito anche in tante altre parti nel mondo.

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