La benzina rischia di costare sempre di più. Le ripercussioni della vicenda siriana sulle quotazioni internazionali del petrolio sono del tutto imprevedibili e il comportamento delle compagnie petrolifere rimane improntato alla massima cautela. Lo scrive, in una nota, l’Unione petrolifera, ricordando che "i prezzi dei carburanti nel mese di agosto si sono adeguati solo in parte alla crescita delle quotazioni internazionali, con un bilancio complessivamente positivo per i consumatori a conferma di un comportamento di cautela e responsabilità delle compagnie petrolifere". "L’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Siria negli ultimi giorni però - aggiunge l’Unione - sta determinando un’impennata delle quotazioni internazionali sia dei greggi che dei prodotti raffinati, tornati su valori che non si vedevano dal febbraio scorso. La situazione rimane molto incerta e delicata e gli effetti sulle quotazioni internazionali sono al momento del tutto imprevedibili. E in questo contesto - conclude - il
538em;">comportamento delle compagnie petrolifere rimane improntato alla massima cautela circa l’evoluzione del quadro internazionale che, si spera, possa rapidamente tranquillizzarsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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