Tra gli emendamenti presentati oggi al "decretone" che istituisce reddito di cittadinanza e quota 100, diversi sono quelli "anti furbetti", nati dopo che sono stati sollevati dubbi da più parti su alcune modalità di erogazione del sussidio voluto dal Movimento 5 Stelle.
Come il fatto che il decreto legge esclude dall'accesso al reddito i coniugi separati e divorziati "qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione". Così si apriva la possibilità che qualcuno decidesse di separarsi e cambiare indirizzo, restando di fatto assieme, solo per avere l'assegno. Come racconta Repubblica, oggi la Lega ha quindi presentato in Parlamento un emendamento che imporrà per tutti i separati o divorziati da settembre 2018 che richiedano il reddito di cittadinanza l'obblilgo di presentare un certificato con "apposito verbale della polizia municipale" che assicuri l'effettivo cambio di residenza.
Insomma, saranno i vigili che dovranno accertare che i due non abbiano solo fatto finta di andare a vivere in case diverse. Resta il problema delle coppie di fatto che allo stato attuale difficilmente potranno essere scoperte.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.