Risveglio dell'auto in Europa: +8,2%

Fca meglio del mercato grazie alla Jeep. Ferrari verso l'Ipo, ma voci di uscita per l'ad Felisa

Primo semestre positivo per le immatricolazioni di auto in Europa (+8,2%) e crescita a due cifre in giugno (+14,6%) dopo la frenata di maggio (+1,3%). Il Centro studi Promotor proietta le vendite complessive del 2015 verso un risultato intorno a 13,5 milioni di unità. «Se così fosse - osserva il presidente Gian Primo Quagliano - il mercato Ue accuserebbe ancora un calo rispetto ai livelli ante-crisi (2007) del 13%, con un buon recupero sul dato che ancora si registrava nel 2014 (-19,5%)». L'esperto di automotive è ottimista anche per l'Italia (+15,2% da gennaio a giugno): «Avanti di questo passo anche da luglio in poi - afferma - il consuntivo del 2015 potrebbe chiudere a 1,55 milioni, un passo avanti verso il ritorno alla normalità». Una reale ripresa del mercato (Federauto, i concessionari, attribuisce l'exploit unicamente alle promozioni e parla apertamente di vendite «dopate») rappresenterebbe, tra l'altro, un ulteriore toccasana anche per le casse statali: nel 2014, come riporta l'Anfia, il contributo al fisco del settore è stato di 71,6 miliardi (16,8% del gettito totale) cifra di tutto rispetto e in aumento dal 2009 nonostante la forte diminuzione delle vendite coincisa con la crisi.

Al giro di boa dell'anno, primo mercato europeo è la Germania, seguita da Regno Unito, Francia e Italia. Nota a parte: la disastrata Grecia ha visto salire in giugno le vendite del 13%. La classifica dei costruttori è saldamente guidata da Volkswagen Group; staccatissimi sono Psa, Renault Group, Ford, Opel Group e Fca, premiata comunque da Piazza Affari (+2,72%) per i risultati di giugno e del semestre. In entrambi i periodi, Fca ha fatto meglio del mercato: +17,7% il mese scorso (maggior incremento dal gennaio 2010) e quota dal 6 al 6,2%; da inizio anno, invece, il balzo è stato del 12,9% per una quota pari al 6,4% (+0,3%). Tra i marchi, Jeep è sempre la locomotiva del gruppo (vendite triplicate nel semestre). Renegade è il modello più richiesto: 5.400 le vendite in giugno, le più alte dal lancio. Fiat (+14,8%), con 500 e Panda, primeggia, invece, nelle «compatte». Al top ci sono Maserati e Ferrari: hanno immatricolato complessivamente 924 vetture in giugno e 4.984 nei 6 mesi. E proprio in casa Ferrari, alle prese con a vicina quotazione a New York, si farebbe strada un nuovo importante cambiamento. L'ad Amedeo Felisa, 68 anni, dal 1990 a Maranello, sarebbe pronto a lasciare. E il Salone di Francoforte, in settembre, potrebbe essere quello dei saluti, a quasi un anno dall'addio di Luca di Montezemolo. Sulle voci di un'imminente uscita di Felisa, dal Cavallino non commentano. Ambienti vicini a Torino e Maranello negano anche i rumor («meno autonomia, F1 deludente, clima cambiato») che legherebbero la decisione di Felisa a dissapori con il presidente Sergio Marchionne.

Resta il fatto che Marchionne deve cercare un sostituto (Harald Wester, ex Ferrari, e attuale ad di Alfa e Maserati sarebbe la soluzione ideale, ma il tedesco ha il suo daffare con lo sviluppo dei due marchi). Non è escluso che Marchionne tenga per sé l' interim come ad.

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