Nuovi guai per il San Raffaele. Dopo essersi lasciato alle spalle il 2011 con una perdita complessiva di 65 milioni di euro e aver stimato un ulteriore rosso di 21 milioni nei primi 5 mesi di quest'anno, il San Raffaele rischia ora un ulteriore buco superiore a 11 milioni su base annua. Ad aumentare la tensione sui conti dell'ospedale milanese, per lungo tempo all'avanguardia nella ricerca medico-scientifica, è soprattutto la delibera della Regione Lombardia che recepisce la spending review.
A comunicare il fatto sono stati gli stessi vertici dell'azienda ospedaliera ai sindacati, durante un incontro sull'annunciata, ma non ancora quantificata, riduzione del personale. Al summit ha partecipato anche l'amministratore delegato del San Raffaele, Nicola Bedin, che nei prossimi giorni consegnerà ai sindacati un quadro economico più dettagliato della situazione normativa e previdenziale del personale.
Il clima appare al momento sostanzialmente collaborativo e nuovi incontri informali sono in calendario la prossima settimana, con i sindacati che da parte loro - una volta ottenuto il quadro completo della situazione - potranno presentare proposte che la direzione del San Raffaele si è impegnata a valutare.
La data entro la quale si attende una decisione è quella del 6 settembre e nessuno - né da parte sindacale né aziendale - al momento si sente o vuole fare una stima dei tagli al personale che comunque potrebbero essere annunciati, tentando di percorrere strade che portino a prepensionamenti o comunque a soluzioni il più possibile indolori. Nelle strutture del San Raffaele lavorano circa 4mila addetti: i medici sono 500, mentre il personale infermieristico conta 1.
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