Inizia a prendere forma Twitter targato Elon Musk. Il miliardario ieri ha sciolto il consiglio d'amministrazione del social network, al momento quindi l'imprenditore di origine sudafricana sarà perciò amministratore unico della società. Dopo aver completato l'acquisizione la settimana scorsa per 44 miliardi di dollari, Elon è già al lavoro sul primo round dei tagli al personale, che dovrebbe diminuire di una percentuale intorno al 25 per cento. E sta premendo sull'acceleratore per Blue, il servizio a pagamento del social che vuole rendere prerequisito per avere un profilo verificato.
«L'intero processo di verifica è in via di rivisitazione», ha twittato il patron di Tesla che, secondo indiscrezioni, intende aumentare il prezzo di Blue dai 4,99 dollari al mese attuali a 19,99 dollari. Chi pagherà avrà un account verificato, come hanno già centinaia di migliaia di utenti, brand e vip. Musk ha chiesto alla squadra impegnata sul progetto, il suo primo in Twitter, di lavorare 24 ore al giorno per rispettare la scadenza del 7 novembre. Pena il licenziamento. L'iniziativa punta a rispondere ai timori degli inserzionisti e non solo che temono una deriva della piattaforma sotto l'«assolutista della libertà di parola», come si è definito Musk. La Global Alliance for Responsible Media, gruppo creato dalla World Federation of Advertisers, ha messo in guardia Musk: «Le piattaforme devono essere sicure per tutti e adatte per gli inserzionisti pubblicitari. Questo non è negoziabile e ci attendiamo che Twitter mantenga i suoi impegni». La pubblicità ha rappresentato più del 90% dei ricavi di Twitter nell'ultima trimestrale pubblica della piattaforma. E Musk è consapevole di non poterla perdere, così come è consapevole che uno dei maggiori problemi di Twitter - quello per cui non voleva più acquistarla - sono gli account spam e falsi. Il servizio Blue più costoso e con verifica annessa sembra così essere un primo passo per affrontare tutti e due i problemi. Quanto l'iniziativa avrà successo è da vedere visto il rincaro proposto.
Quanto alla dieta di Twitter, Musk avrebbe affidato ai suoi stretti collaboratori un esame approfondito della società: alcuni ingegneri di Tesla sono in contatto con gli omologhi del social così da verificare codici e prodotti. E il fedelissimo Alex Spiro, l'avvocato delle star, sta lavorando al primo round di tagli alla forza lavoro che colpirà tutti i dipartimenti, e soprattutto quello delle vendite. Nel frattempo Twitter e Musk chiedono al tribunale del Delaware di archiviare la causa sull'acquisto, ma i problemi potrebbero non essere finiti.
: il senatore democratico Chris Murphy ha chiesto al Comitato per gli Investimenti Esteri di indagare sulle implicazioni per la sicurezza nazionale del coinvolgimento dell'Arabia Saudita nell'acquisizione della piattaforma da parte di Musk.
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