La nascita del governo Letta e la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea al minimo storico dello 0,5% sono stati ormai digeriti dai mercati. La settimana scorsa si è chiusa con Piazza Affari in rialzo di 2 punti percentuali e il Bot annuale collocato al tasso minimo (0,7% lordo) da quando esiste l'euro. Il nuovo esecutivo, se da un lato ha scongiurato una crisi politica che rischiava di avvitarsi, dall'altro è chiamato a varare decisioni immediate a favore di imprese, famiglie, disoccupati e giovani. Il taglio dei tassi, comunque, dovrebbe migliorare il flusso dei mutui e prestiti erogati dal nostro sistema bancario. Quali sono, invece, gli scenari sui mercati finanziari? In Europa persiste una situazione prossima alla recessione e sono attese decisioni politiche che quantomeno affianchino al rigore dei conti pubblici, misure per favorire una ripresa economica. Negli Stati Uniti, invece, gli indicatori mostrano una situazione a macchia di leopardo, con il mercato immobiliare tonico, una crescita economica inferiore alle attese e un tasso di disoccupazione in graduale miglioramento sebbene ancora lontano dagli obiettivi dell'amministrazione Obama. La Federal Reserve potrebbe inoltre iniziare ritirare la grande liquidità che ha finora iniettato a sostegno delle Borse, seguita di recente dalla Banca del Giappone al fine di indebolire lo yen, avvantaggiare le esportazioni e aumentare l'inflazione per rilanciare i consumi interni. Un groviglio.
Ecco perché «il Giornale» propone questa guida pratica su come investire con il governo Letta, ipotizzando quattro profili di risparmiatore-tipo, contraddistinti dadiverse attitudini al rischio e con differenti pretese di guadagno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.