Telefonica: 355 milioni per il 22% di Digital Plus

Nella partita della pay tv spagnola, Telefonica esce allo scoperto e annuncia ufficialmente di aver lanciato un'offerta vincolante per l'acquisto del 22% di Digital Plus posseduto da Mediaset España a un prezzo di 295 milioni, che potrebbe però salire a 355 milioni. Positiva la reazione della Borsa, con Mediaset che guadagna il 2 per cento.
A questo punto, la società del Biscione ha 24 ore di tempo - ed è probabile che se le prenderà tutte - per decidere le proprie mosse: il 20 giugno, infatti, scade il termine per l'eventuale esercizio della prelazione sulla quota del 56% della pay tv in mano a Prisa (l'editore del Pais), su cui Telefonica ha lanciato un'offerta da 750 milioni il mese scorso. Con questa quota, il gruppo presieduto da César Alierta arriverebbe al 78% di D+. Per Cologno Monzese, le mosse possibili sull'asset iberico, che nei programmi del gruppo avrebbe dovuto confluire insieme a Mediaset Premium in una newco dedicata alle pay, sono tre. Potrebbe, cioè, rilanciare per la quota di Prisa; o in alternativa decidere di arrivare al 50% di D+, comprando un altro 28% di azioni; infine, la società presieduta da Fedele Confalonieri potrebbe scegliere di non aprire bocca. In tal caso, Telefonica andrebbe avanti con il suo acquisto del 56% di D+ e Cologno rimarrebbe al 22%. Per invogliare Mediaset a cedere la sua quota, però, Telefonica ha avanzato un'offerta allettante, superiore a quella che si prepara a pagare per il 56% di Prisa. Infatti, dai 295 milioni di euro dell'offerta vincolante, il prezzo potrebbe salire fino a 355 milioni in base al raggiungimento di certe condizioni. Mediaset España riceverebbe, cioè, ulteriori 10 milioni se Telefonica portasse a termine l'acquisizione del 56% di D+ attualmente detenuto da Prisa, più altri 20 milioni legati all'evoluzione dei clienti della pay-tv spagnola nei prossimi quattro anni.
Se Mediaset accettasse l'offerta, e rinunciasse ai diritti «preventivi» relativi all'acquisto della quota di Prisa, riceverebbe infine da Telefonica altri 30 milioni.

Sul tavolo, però, almeno per Mediaset, non c'è solo il dossier D+, ma l'intero progetto di pay-tv transnazionale a cui Cologno lavora da fine 2013: l'integrazione, cioè, delle proprie partecipazioni nelle tv a pagamento in Italia e in Spagna, magari alleandosi con un broadcaster internazionale (Al Jazeera o Vivendi). In caso di uscita dalla pay tv in Spagna il progetto andrebbe rivisto, come sottolineano gli analisti, ed è per questo che Mediaset è cauta sulla scelta da compiere.

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