Terna guarda al Cile e alla Grecia

Terna archivia il 2013 con un utile che supera per la prima volta il mezzo miliardo e si prepara ad un impegno economico da 5 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. È quanto prevede il Piano industriale 2014-2018 presentato alla comunità finanziaria dall'ad Flavio Cattaneo, che ha anche annunciato possibili buone notizie a breve dall'America Latina. Il gruppo è pronto a partecipare anche alla gara per la privatizzazione della rete di trasmissione della Grecia, che il governo di Atene deve indire entro l'estate. I risultati del 2013, approvati dal cda, evidenziano dunque ricavi in crescita del 5% a 1,896 miliardi, l'Ebitda (+6,5%) a 1,481 miliardi, l'Ebit (+7%) a 1,038 miliardi, e un utile netto cresciuto del 10,8% a 514 milioni: risultato che ha «più che raddoppiato il livello di 9 anni fa», cioè il 2004, l'anno della quotazione in Borsa. Il cda proporrà all'assemblea degli azionisti (che si riunirà il 27 maggio) la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi.
Nei prossimi 5 anni Terna prevede di investire cinque miliardi di euro: 3,6 miliardi saranno investiti in attività regolate per la sicurezza e l'ammodernamento della rete elettrica mentre 1,3 miliardi saranno destinati alle attività non tradizionali.

Il Piano conferma inoltre la politica dei dividendi annunciata lo scorso anno. Nel periodo di piano si prevede un dividendo di 19 centesimi di euro per azione derivante dalle attività tradizionali più il contributo delle attività non tradizionali (payout del 60% sui risultati).

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