Economia

Tesla batte tutti: trimestre ok

L'azienda Usa verso l'S&P 500. Le stime per Fca e Ferrari

Tesla batte tutti: trimestre ok

Anche nell'auto è tempo di trimestrali e semestrali, bilanci aziendali sui quali il Covid-19 ha lasciato un profondo segno. Sia Daimler sia Volvo, a esempio, entrambe con i cinesi di Geely azionisti (detengono il 9,69% nel gruppo tedesco e sono i proprietari nel secondo caso), denunciano perdite, ma allo stesso tempo guardano con fiducia alla seconda parte dell'anno. Il rosso trimestrale di Daimler ammonta a 1,9 miliardi, quello semestrale degli svedesi a 114 milioni.

Di tutt'altro tenore il consuntivo dell'americana Tesla (nella foto, il numero uno Elon Musk): superata Toyota per capitalizzazione di mercato (vale 290 miliardi di dollari a Wall Street, sette volte più di Gm e 10 di Ford), Tesla nel secondo trimestre ha segnato un utile di 104 milioni di dollari, a fronte di una perdita di 408 milioni un anno fa. I ricavi sono scesi del 5% a 6 miliardi.

La società ha comunque fatto sapere di essere sulla buona strada per aumentare la produzione negli stabilimenti in California e a Shanghai, e che l'attività relativa a una nuova fabbrica in Germania «continua a progredire».

Per Tesla, inoltre, si avvicina l'ingresso nel prestigioso indice S&P 500 di Wall Street. A New York il titolo è cresciuto, da gennaio, del 275%, con il prezzo di una singola azione volato a oltre 1.000 dollari, proiettando Musk nella top ten dei super ricchi a livello mondiale. La Casa che produce auto elettriche ha infatti totalizzato quattro esercizi trimestrali positivi. Musk, da parte sua, ha confermato gli ambiziosi obiettivi per le consegne di vetture nel 2020, nonostante l'effetto Covid-19, annunciando anche il progetto di una nuova fabbrica di veicoli in Texas.

Tempo di bilanci anche per Groupe Psa (il 28 luglio) e la galassia Exor: Cnh Industrial (il 30), Fca (il 31) e Ferrari (3 agosto). Banca Akros stima, per il secondo trimestre di Fca, -56,7% di ricavi (11,59 miliardi), un Ebit adjusted negativo per 879 milioni e una predita netta pari a circa 1,5 miliardi. I problemi sottolineati da Akros riguardano il forte assorbimento di cassa con il debito che sarebbe passato, al 30 giugno, da 0 a circa 5 miliardi.

Nei 6 mesi, invece, ricavi giù del 37,2% (32,157 miliardi) e perdita netta stimata di 3,190 miliardi.

Per Ferrari, sempre Akros vede -43,2% di ricavi (559 milioni) nel trimestre nero dell'auto, -57% di Ebitda (135 milioni) e -90,2% utile netto (18 milioni). Previsioni, quindi, per Cnh Industrial, sempre a caccia di un nuovo ad e con il piano di scorporo rinviato probabilmente a inizio 2022. Fatturato di gruppo, nel secondo trimestre, a 4,27 miliardi (-39,6%) e nei 6 mesi a 9,26 miliardi (-29,2%). Ebit Adijusted megativo per 243 milioni e, tra gennaio e giugno, per 391 milioni.

Perdita netta, rispettivamente, di 228 e 275 milioni.

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