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La "vecchia" Microsoft ora vale più di Google. Ma è grazie alla nuvola

Piace la svolta web del gruppo che tallona Amazon per capitalizzazione. Apple prima

La "vecchia" Microsoft ora vale più di Google. Ma è grazie alla nuvola

Sorpresa: la «vecchia» Microsoft ha superato la più giovane Google per valore di capitalizzazione a Wall Street per la prima volta in tre anni. Ora Microsoft ora ha un valore di 753 miliardi di dollari, mentre Alphabet (la hoding che controlla Google) vale 739 miliardi. Insomma il gruppo fondato da Bill Gates - che per molti anni è stato considerato l'uomo più ricco del mondo, proprio per il pacchetto di controllo che detiene in Microsoft e che è stato superato solo di recente da Jeff Bezos di Amazon - è tornata ai vertici della classifica. Per l'esattezza ora è terza proprio dietro ad Amazon, che può contare su 782 miliardi capitalizzazione alla Borsa Usa e ad Apple, che è decisamente prima dall'alto dei suoi 923 miliardi.

La classifica sarà certamente destina a cambiare visto l'esiguo margine tra i due contendenti. Google aveva originariamente superato Microsoft nel 2012 e la coppia ha scambiato le posizioni diverse volte negli ultimi anni.

Ma è comunque la dimostrazione della forza di Microsoft che ha molto migliorato le sue performance a Wall Street negli ultimi cinque anni da quando cioè l'ex ad Steve Ballmer, grande amico di Bill Gates, ha lasciato il timone a Satya Nadella.

Il top manager di origine indiana ha rimesso a fuoco il business della società puntando su tecnologie multipiattaforma, sul cloud, sull'intelligenza artificiale anche sull'informatica quantistica e sulla realtà virtuale. Da notare che ha definitivamente accantonato l'idea di puntare sugli smartphone, infatti Microsoft ha rivenduto il brand Nokia acquistato nel 2013 per 6 miliardi di euro, e sul software dedicato che, pur essendo un derivato del notissimo Windows, ha avuto scarsissima fortuna sugli apparati mobili. Insomma il business di Microsoft è molto più «eterogeno» di quello di Google, che genera circa il 90% delle entrate con la pubblicità e di quello di Apple, per la quale l'iPhone rappresenta circa il 60% dei ricavi. Mentre a Microsoft nell'ultimo trimestre le divisioni di Windows, Surface e giochi hanno generato il 35% delle entrate, il cloud ha raggiunto il 30% e come pure Office.

Sono proprio i servizi erogati in rete a rendere forte Microsoft.

Tanto che alcuni analisti ritengono che il business del cloud del gruppo di Redmond potrebbe raddoppiare nei prossimi anni, per spingere l'azienda verso un valore di mercato verso i mille miliardi di dollari. Cifra che, al momento, pare alla portata soltanto di Apple.

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