In vent'anni è salita quasi del sette per cento la pressione fiscale, passando dal 40,3% al 47%. Dati che ricorda oggi l'ultima ricerca pubblica da Confindustria-Cer, che mostra anche come le tasse locali nello stesso periodo siano passate da 30 miliardi a 103 miliardi di euro, con un balzo in avanti del 248%.
Un salto del 143% si è visto solo nel periodo che va dal 2011 al 2015, con le imposte sugli immobili che sono passate da 9.8 miliardi a 23,9 miliardi di euro. Un calo del 19% si avrà con la riduzione sulla prima casa in arrivo quest'anno, ma anche le tasse sui rifiuti sono cresciute, del 50% nello stesso periodo considerato per gli immobili.
Durante quest'anno, avverte ancora la Confcommercio, rendendo pubbliche le sue stime, le imposte relative a immobili e rifiuti cresceranno dell'80% rispetto al 2011. Da 15,4 miliardi a 27,8 miliardi di euro.
"La crescita della pressione fiscale indebolisce il nostro sistema produttivo, già
stremato da una crisi durissima", commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che aggiunge che neppure il fatto che la spesa pubblica si sia ridotta durante lo scorso anno è sufficiente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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