Elezioni, 55mila milanesi in meno al voto

Alle 22 l’affluenza (67,3 per cento) cala di 3,8 punti rispetto al 2006. Il record negativo va a Barona, Vigentino e Lorenteggio. Le punte più alte in Venezia e a Città studi

Elezioni, 55mila milanesi in meno al voto

Più sole che nuvole e a Milano, come in tutta Italia, cala l’affluenza alle urne. Di brutto. Un tracollo in città con quasi 55mila elettori e 3,8 punti percentuali in meno per la Camera rispetto alle politiche del 2006. Per l’esattezza 653.984 votanti e il 67,31 per cento contro 707.761 e il 73,3. Sono invece 619.317 e il 67,69 i votanti per il Senato. Nella gara tra le zone vince Venezia-Città studi-Lambrate, mentre in coda rimangono a pari merito Barona-Lorenteggio e Vigentino-Chiaravalle-Gratosoglio. Per i ritardatari c’è tempo anche oggi con seggi aperti dalle 7 alle 15.

In mattinata la denuncia di Riccardo De Corato. «Ci sono ancora gazebo di partiti con tanto di manifesti e bandiere - l’accusa del vicesindaco - Ho dato disposizione alla polizia municipale di farli rimuovere, è una violazione della legge elettorale». I gazebo, infatti, andavano smontati entro la mezzanotte di venerdì, quando scadeva anche l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico.

Ieri, arrivate le nuove penne per sostituire le biro troppo vecchie che sabato avevano bloccato il lavoro degli scrutatori, è filato tutto liscio. A parte l’ascensore di un seggio da far riparare, tutto regolare nelle 1.248 sezioni elettorali che hanno sfoggiato le nuovissime cabine elettorali tutte in metallo a prova d’incendio. Qualche confusione per le norme anti-brogli che obbligano a lasciare sul tavolo del presidente il telefonino che potrebbe fotografare la scheda. I milanesi si adeguano senza protestare. «Giusto - il commento di un elettore che non nasconde l’anima nordista - anche se è una regola fatta più per altre parti d’Italia».

Complesse ma senza problemi le complicate operazioni burocratiche, con Palazzo Marino che ha dovuto «sfornare» ben 15mila nuove carte d’identità e oltre 22mila duplicati di tessere elettorali per quelli dell’ultimo minuto. «Nessuna coda in via Larga - spiega soddisfatto l’assessore Stefano Pillitteri - perché grazie alla novità di quest’anno con l’apertura anche delle 16 delegazioni, il 75 per cento degli elettori si è rivolto agli sportelli decentrati dell’anagrafe». Oggi i risultati. E le bottiglie da stappare per i 145 parlamentari lombardi che vinceranno la lotteria Montecitorio-Palazzo Madama (98 deputati e 47 senatori). Anche i milanesi potranno appassionarsi alla nottata elettorale con Palazzo Marino che aprirà la bellissima sala Alessi per la lunga maratona notturna.

Pronte postazioni informatiche con 14 pc e 7 stampanti, 6 monitor al plasma da 42 pollici e 2 schermi olografici da 50 pollici per aspettare i risultati fino all’alba insieme a politici e candidati.

«Un atto non solo simbolico - spiega il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri -, coerente con un obiettivo che le istituzioni devono perseguire ogni giorno: favorire la partecipazione di tutti alla vita politica e civile del Paese».

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