Elezioni provinciali, lista degli ex con Sgarbi e la Maiolo

Certo a Salemi dev’essere una pacchia. Tra l’assessore al Nulla, il futurista Graziano Cecchini, quello alla Creatività Oliviero Toscani e il titolare della Mani in pasta, il mitico chef Fulvio Pierangelini, le giunte saranno sicuramente uno spasso. Ma non abbastanza per convincere Vittorio Sgarbi a mettersi tranquillo

Certo a Salemi dev’essere una pacchia. Tra l’assessore al Nulla, il futurista Graziano Cecchini, quello alla Creatività Oliviero Toscani e il titolare della Mani in pasta, il mitico chef Fulvio Pierangelini, le giunte saranno sicuramente uno spasso. Ma non abbastanza per convincere Vittorio Sgarbi a mettersi tranquillo. E, infatti, il prossimo colpo di scena è già pronto. Con una lista (il Fronte delle libertà) con cui puntare alla presidenza della Provincia. A primavera si vota per Palazzo Isimbardi e lui che fa? Pensa bene che i fondo tra il candidato (certo) del centrosinistra Filippo Penati e quelli (incerti) del centrodestra Guido Podestà (Fi) e Riccardo De Corato (An) in fondo ci sia posto anche per lui. Che, cacciato dal Comune, potrebbe prendersi la rivincita affacciandosi dal palazzo dirimpetto. Magari non con la fascia azzurra di presidente, ma con il ruolo ben più appetibile di assessore alla Cultura. Proprio quello che il sindaco Letizia Moratti gli ha strappato lo scorso maggio con tanto di strascico giudiziario e letterario. Di questi giorni l’uscita di Clausura, il pamphlet contro «suor Letizia» scritto insieme alla nostra Marta Bravi. Il percorso è già segnato. A giorni l’annuncio della lista insieme a Tiziana Maiolo. Che, però, è ancora in attesa di notizie da Berlusconi per un’eventuale candidatura. Poi «la disponibilità - assicura lo stesso Sgarbi - a trovare un accordo con il Pdl». Uno schema già collaudato nella corsa a Palazzo Marino, quando Sgarbi rinunciò a correre incassando un posto in giunta. «Questa volta, però, terrò conto della precedente esperienza.

Noi saremo una formazione politica e se qualcuno vorrà cambiare l’assessore dovrà trattare un nome proveniente dalla stessa lista. Se si fanno accordi con l’Udc che vale il 2 per cento, perché non si dovrebbero fare con noi che peseremo almeno il 4?». Pronto il cartello «con la Dc di Pizza, il Psi che rinasce e con una lista di pensionati».

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