Sabato in Liguria pieno zeppo di politica e di tensione, poi sfociata in vera e propria contestazione tenuta a freno da un eccezionale spiegamento di forze dellordine. Tutto per la concomitante discesa in campo di tre big nazionali: il ministro Claudio Scajola a La Spezia, per il comizio organizzato dal Coordinamento provinciale del Pdl; il leader della Lega Nord, anchegli ministro, Umberto Bossi, impegnato ad arringare i fan (in crescita esponenziale) del Carroccio al Teatro Verdi di Sestri Ponente; infine, il segretario politico del Partito democratico, Pierluigi Bersani, deciso a inaugurare ufficialmente la campagna elettorale a Genova con unadunata di truppe cammellate al Vaillant Palace della Fiumara. Tutti e tre concentrati praticamente alla stessa ora, fra le 5 e le 6 del pomeriggio.
Ma se Scajola, a cento chilometri di distanza, non ha certo sofferto di interferenze e il suo intervento è filato liscio e razionale come sempre (ne parliamo diffusamente a parte), Bossi e Bersani nel ponente genovese hanno sfiorato il confronto, se non lo scontro, diretto. Che però - si dice - è stato scongiurato... dalla pioggia. (...)Elezioni La sinistra vuole impedire anche di parlare
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