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«Ero in campo con Tiger ma ho giocato molto meglio di lui»

Il golf non è solo uno sport, è anche un rituale che comprende abilità, rispetto, esperienza, carattere, coraggio, perspicacia, pazienza, integrità, determinazione e ostinazione. Ah già, anche bravura. Sembrerebbe impossibile ma queste doti già le possiede Matteo Manassero, 16enne veronese che ha giocato nell'Open Championship alla pari con i più grandi campioni facendo meglio di molti di loro. "Ho giocato nello stesso torneo di Tiger Woods, ma ho giocato meglio", si stupisce il dilettante che gioca per i colori di Gardagolf. Eppure nel golf accade anche questo: un ragazzo dilettante che fa meglio dell'assoluto e supremo Numero Uno al mondo dei professionisti.
L'abbiamo visto marciare a passo sicuro a Turnberry, buca dopo buca, sorridere al pubblico, ridere con il suo caddie Alberto Binaghi, arrabbiarsi perché al termine di ogni giro era convinto che avrebbe potuto fare meglio, firmare centinaia di autografi, applaudire i suoi compagni delle prime due giornate, Tom Watson e Sergio Garcia, due mostri sacri. Ha giocato alla pari con loro, ma sempre con rispetto. Quando è salito sul tee della 1 nel primo giro è stato applaudito dal competente pubblico britannico che gli ha tributato il giusto riconoscimento di Amateur Champion, però è stato lui che ha fatto partire l'ovazione per Tom Watson, la leggenda con cui ha condiviso 36 buche e di cui dice: "Anche se Watson non può dare consigli si cresce golfisticamente solo guardandolo, è un grande". E alla domanda cosa ha imparato da due grandissimi campioni risponde "Calma, pazienza, atteggiamento in campo e, ehm… molto di più di quanto sto dicendo, non so spiegare".
Matteo tiene per sé alcune sensazioni e conserva preziosamente la grande esperienza di una settimana trascorsa respirando l'aria di chi il golf l'ha inventato e ne custodisce i riti gelosamente ancora oggi. Manassero è arrivato 13°, il miglior risultato di sempre per un dilettante italiano, ma soprattutto per un giovanissimo che è stato adottato dal pubblico. «Aver vinto la Silver Medal è assolutamente speciale, è stata una grandissima esperienza. Tutta questa settimana è stata straordinaria».
«A star is born» hanno titolato i giornali britannici che gli hanno dedicato intere pagine. E non perché non avessero argomenti dopo che Tiger Woods per la prima volta non ha superato il taglio, ma perché Manassero ha confermato di strameritare il titolo di «Our champion». Così l'hanno chiamato, «il nostro campione», ovvero il vincitore del "loro" campionato, il British Amateur.
È stato catapultato sulle prime pagine, con Watson che ha detto meraviglie di lui, che gli invidiava il modo di puttare dalla media distanza, che gli ha ricordato la sua gioventù. Non solo, ma che durante la premiazione pur avendo subito la cocente delusione della sconfitta gli si è avvicinato per mormorargli qualcosa all'orecchio. «Mi ha detto: un giorno sarai lì anche tu». Ovvero: anche tu un giorno vincerai l'Open Championship e detto da chi ne ha vinto cinque non è cosa da poco.
Matteo, però, tiene i piedi ben ancorati al suolo «Voglio andare in vacanza per due settimane, poi giocherò il Boys Championship in Inghilterra e poi vedrò. Comunque a settembre si torna a scuola». E a dividersi fra gli amici e l'allenamento, uscendo un po' la sera e gareggiando nei fine settimana affrontando la vita di tutti i giorni con determinazione e carattere come ha fatto sinora. «Continuerò a seguire il calcio - tifo per il Milan - a giocare qualche volta con i miei amici e frequenterò la terza liceo scientifico. Passerò al professionismo appena terminati gli studi, i miei genitori desiderano giustamente che finisca la scuola è troppo importante per me».
Quando Tom Watson e Matteo Manassero erano affiancati lungo il fairway della 18 il golf è sembrato lo sport perfetto: camminavano insieme due atleti, una leggenda di 59 anni e l'altro di 16 che potrebbe diventare un grandissimo campione.

In quel momento è venuta a galla la vera essenza di questo grande sport. Cosa avranno pensato giovanissimi e nonni, uniti dallo sport?

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