Esperti e consumatori d’accordo: vini liguri al vertice della qualità

I calici di Liguria a Vinitaly, la rassegna internazionale dell’enologia che si è svolta Verona: «La nostra regione - sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Giovanni Barbagallo - è riuscita anche quest'anno a conquistare tanti eno-appassionati e consumatori con i suoi vini. La pur limitata produzione è di altissima qualità e rappresenta un’eccellenza del territorio». Lo stesso Barbagallo, nella giornata d’esordio di Vinitaly, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Mario Catania, ha premiato il produttore ligure «Benemerito» con la Gran Medaglia Cangrande di VeronaFiere. Il riconoscimento va tradizionalmente al miglior produttore vinicolo di ogni regione, e quest’anno la nomination è andata all’azienda Bisson di Chiavari, di Pierluigi Lugano, in quanto «ha impiantato vigneti nuovi con vitigni autoctoni e ha valorizzato produzioni autoctone, come la Bianchetta genovese e il Ciliegiolo». Inoltre Bisson ha anche «varato» lo spumante Abissi, con le bottiglie invecchiate a 60 metri di profondità nel mare della Riserva di Portofino.
Sempre nell’ambito di Vinitaly, la partecipazione ligure più numerosa è appannaggio dell’Imperiese con 27 aziende, seguito dallo Spezzino (19), dal Savonese (17) e dal Genovesato (3). In tutto 66 aziende e 150 etichette. Il «sistema qualità» si esprime in otto Doc-Denominazione d’origine controllata: Ormeasco di Pornassio, Rossese di Dolceacqua, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Golfo del Tigullio-Portofino, Colline di Levanto, Cinque Terre, Colli di Luni. Quattro le Igt-Indicazione geografica tipica: Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Colline Savonesi, Terrazze dell'Imperiese. Tra le uve a bacca bianca il vitigno più diffuso è il Vermentino, seguito da Pigato e Lumassina per la provincia di Savona, Bosco e Albarola per La Spezia, Bianchetta e Moscato per Genova. Tra le uve a bacca nera il Rossese di Dolceacqua, l'Ormeasco, la Granaccia e il Ciliegiolo sono tra i più rappresentativi. Nei passiti, spicca lo Schiacchetrà delle Cinque Terre. A questi vitigni si aggiungono quelli frutto della valorizzazione del patrimonio autoctono, fra cui Ruzzese, Moscatello di Taggia, Barbarossa, Massaretta, Bruciapagliaio, Picabon, Fratepelato , Vermentino nero. La presenza della Liguria a Vinitaly, in collaborazione con l’Unioncamere e le Camere di Commercio, è stata caratterizzata anche dall’assegnazione di un riconoscimento a Lucio Caputo, presidente dell'Italian Wine & Food Institute e dell'International Trade Center di New York. Caputo, personaggio di spicco negli Stati Uniti, è un punto di riferimento dei vini italiani negli Usa. L’11 settembre 2001, il top manager italo-americano si trovava nel suo ufficio al 78° piano della Torre Nord del Wtc, due piani sotto a quello dove si schiantò il primo aereo dell'American Airlines.

Caputo scese a piedi fino a piano terra, riuscì a salvarsi, e la sera stessa raccontò la sua vicenda in mondovisione. A Verona, infine, l’assessore Barbagallo ha ufficializzato la costituzione dell’Enoteca Regionale, con quattro sedi a Dolceacqua, Ortovero, Genova e Castelnuovo Magra. Presidente è lo spezzino Federico Ricci.

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