Aerei siriani o Usa? Giallo sui raid ai confini dell'Irak

Guerra anche di «versioni» per i raid aerei in Irak. Per «fonti tribali» è stata l'aviazione siriana, a condurre i raid su al-Qaim, al confine con la Siria, e su Rutba, al confine con la Giordania, contro le postazioni dei jihadisti. La notizia è stata data così dall'emittente al-Arabiya. In tutto sono 69 le vittime dei due blitz e 144 i feriti. Diversa la versione della Bbc, in lingua araba, e della tv di stato irachena al-Iraqiya, che hanno invece indicato gli Usa come responsabili del raid condotto ad al-Qaim con droni contro obiettivi dello Stato islamico dell'Irak e del Levante. Ma gli Usa smentiscono.
Situazione sempre più pesante dunque. Ormai sono oltre un migliaio i morti in 17 giorni e 1,2 milioni di sfollati dal gennaio del 2014: sono i dati allarmanti diffusi dalle Nazioni Unite sulla crisi in Irak. Secondo quanto riportato dalla missione Onu nel Paese (Unami), e dall'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, almeno 1.075 persone sono state uccise e 1.189 sono rimaste ferite dall'inizio di giugno.

«Almeno 757 civili sono stati uccisi e 599 feriti nelle province di Ninive, Diyala e Salaheddine tra il 5 e il 22 giugno, mentre almeno altre 318 hanno trovato la morte e 590 sono state ferite, sempre nello stesso periodo, a Baghdad e nelle regioni del Sud», ha precisato Rupert Colville, portavoce dell'Alto Commissariato. A maggio erano state uccise oltre 900 persone. «Questa cifra - ha aggiunto Colville - comprende una serie di esecuzioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili, poliziotti e soldati».

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