Mondo

L'Alto commissario Onu per i diritti umani chiede la chiusura di Guantanamo

L’alto Commissario Onu per i diritti umani Navy Pillay: "La custodia indefinita di molti detenuti senza una precisa accusa o senza un processo viola le leggi internazionale"

L'Alto commissario Onu per i diritti umani chiede la chiusura di Guantanamo

La custodia indefinita di molti detenuti senza una precisa accusa o senza un processo viola le leggi internazionale. Proprio per questa ragione "bisogna chiudere il campo di detenzione di Guantanamo". È l’appello dell’Alto commissario dell’Onu per i Diritti Umani, Navi Pillay. "Dobbiamo essere chiari su questa questione: gli Stati Uniti stanno violando chiaramente non solo i propri impegni ma anche le leggi internazionali e anche gli standard che sono tenuti a rispettare".

Aperto l'11 gennaio 2002 per ospitare i prigionieri catturati in Afghanistan e ritenuti vicini ai terroristi (di al Qaeda ma non solo),il campo di prigionia è all'interno della base navale statunitense di Guantanamo, sull'isola di Cuba. Composto da tre campi, il "Camp Delta" (che include il "Camp Echo"), il "Camp Iguana", e il "Camp X-Ray". Quest'ultimo è stato chiuso. Nel corso degli anni ha ospitato circa 800 detenuti, e non sono mancate le polemiche per le condizioni di reclusione e il loro status giuridico: normali prigionieri imputati di reati ordinari o prigionieri di guerra? Per anni sono rimasti nel limbo. Donald Rumsfeld, segretario alla Difesa sotto la presidenza Bush, li definì "combattenti irregolari", che in base a questo status non avrebbero potuto godere dei diritti previsti dalla Convenzione di Ginevra. 

Appena eletto Barack Obama iniziò a parlare della necessità di chiudere la prigione. E il 21 gennaio 2009 firmò l'ordine di chiusura. Ma il carcere è rimasto ancora aperto.

E le polemiche non si placano.

 

 

 

Commenti