Film blasfemo, interrogato presunto autore di Innocence of Muslims

Nakoula Basseley Nakoula, cristiano copto residente in California, ascoltato dalle autorità: dice di essere il produttore di Innocence of muslims, il film che ha scandalizzato l'Islam

Film blasfemo, interrogato presunto autore di Innocence of Muslims

Mentre continuano le proteste e le violenze nel mondo arabo, con le proteste che toccano anche il mondo occidentale, raggiungendo l'Australia e Sidney, le autorità federali statunitensi hanno ascoltato il produttore di Innocence of muslism, il film che tratteggia il profeta Maometto secondo una visione "blasfema".

Nakoula Basseley Nakoula, cristiano copto di origini egiziani residente negli Stati Uniti, a 40 km da Los Angeles, che asserisce di essere l'autore della pellicola, è stato prelevato ieri notte dalla sua abitazione. La pellicola incriminata è accredita a Sam Basile. Quest'ultimo però non sarebbe che uno pseudonimo dello stesso Nakoula.

Secondo il Los Angeles Times un auto lo ha scortato alla centrale di Cerrito poco dopo la mezzanotte. Con la faccia coperta, l'uomo è uscito dall'abitazione, dove lo aspettava un auto della polizia.

Ancora il Times sottolinea che l'uomo non è stato arrestato, ma è stato condotto in centrale soltanto per essere ascoltato, col suo consenso. La polizia avrebbe aspettato la notte per dare modo all'uomo di uscire di casa, senza che il codazzo dei media riprendesse tutta la scena. Al momento del prelievo di Nakoula buona parte dei reporter non si trovava più sul posto.

Condannato in passato per truffa, su Nakoula pende una sentenza che - tra l'altro - gli impedisce di avere accesso a computer connessi a internet. Per questo motivo - se la paternità del film verrà confermata definitivamente - gli spezzoni del film sono stati firmati con l'alias Sam Bacile. Le autorità statunitense dovranno anche decidere se l'upload dei video su youtube costituisca una violazione dei termini della libertà vigilata a cui l'uomo è vincolato.

A girare il film un regista porno

Indiscrezioni riportate dall'Huffington Post e da Gawker aggiungono un nuovo dettaglio alla vicenda. A girare la pellicola incriminata sarebbe stato Alan Roberts, 65enne regista di soft porno, autore di film "classici" del genere. Il nome di Roberts compare nei crediti e nei documenti relativi ai casting di Desert Warriors, titolo originale del film.

Sia gli attori che il regista sarebbero stati ingannati da Nakoula.

Nessuno di loro, riporta sempre Gawker, sapeva del significato anti-islamico che la pellicola avrebbe assunto. A sentire alcuni dei partecipanti alle riprese il film sarebbe stato doppiato in un secondo momento, mentre sul set sarebbe stato fatto recitare un copione differente.

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