Gaza, fonti palestinesi: "Tregua tra Hamas e Israele"

Fonti palestinesi coinvolte nei colloqui del Cairo hanno riferito che sarebbe stato raggiunto con gli israeliani un accordo per il cessate il fuoco. Tuttavia non c'è ancora certezza e nessuna ufficialità e, considerando che ieri un annuncio simile dato da Hamas e Jihad islamica si era rivelato prematuro ed stato smentito da Israele, la cautela è d'obbligo.

La tv di Stato egiziana, citando fonti della presidenza, ha riferito che una conferenza stampa si terrà a breve.La tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti palestinesi, ha detto che la presidenza egiziana annuncerà entro "due ore" un accordo tra Israele e le fazioni palestinesi per una tregua nella Striscia di Gaza.

Nel tardo pomeriggio è arrivato poi anche l'annuncio del segretario di Stato Hillary Clinton e il presidente egiziano Morsi: "Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a partire dalle 20 di stasera". Secondo quanto stipulato nell'accordo, Israele interromperà per primo le ostilità. Dopo otto giorni di ostilità con un bilancio di oltre 140 palestinesi e cinque israeliani uccisi, forse si metterà la parola fine al conflitto.

Il premier israeliano Banjamin Netanyahu ha accettato di "dare una possibilità" alla proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza presentata dalla mediazione egiziana: lo ha reso noto l’ufficio del Primo ministro, precisando che Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama "accettandone la raccomandazione" di acconsentire a una tregua.

La situazione tra Israele e la Striscia di Gaza resta comunque tesa. Oggi a Tel Aviv un'esplosione su un autobus (guarda le foto) ha causato almeno venti feriti, ma nessuna vittima. L'attacco terroristico è stato accolto favorevolmente da Hamas: "Se davvero si tratta di una operazione della nostra resistenza, ce ne felicitiamo". Pochi minuti dopo l'annuncio dagli altoparlanti delle moschee nella striscia. A rivendicare l'attentato le Brigate dei martiri di Al Aqsa, ala militare della Jihad Islamica, ma anche le Brigate Jihad Jibril del Fronte popolare per la liberazione della Palestina.

Ali Larijani, presidente del Parlamento iraniano, oggi ha confermato che l'appoggio garantito a Gaza è anche "militare".