Hamas non condanna: «È un atto di autodifesa»

«Abbiamo il diritto di usare ogni mezzo», dice il portavoce del movimento islamico. Abu Mazen si dissocia e il premier israeliano avverte: «Reagiremo»

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25 FEBBRAIO 2005
Un kamikaze uccide 5 israeliani e ne ferisce 50 facendosi esplodere all’esterno di un night club a Tel Aviv. La Jihad islamica rivendica l’azione
12 LUGLIO 2005
Un terrorista suicida entra in azione in un centro commerciale di Netanya, L’esplosione uccide 5 israeliani e ne ferisce almeno 30. Anche in questa occasione arriva la rivendicazione della Jihad islamica
28 AGOSTO 2005
Esplosione all’entrata della stazione centrale degli autobus di Beersheba, capoluogo della regione del Negev. L’attentatore suicida è l’unica vittima, ma 20 israeliani rimangono feriti. Rivendicazione sia da parte della Jihad islamica che delle Brigate dei martiri di Al Aqsa
26 OTTOBRE 2005
Un terrorista palestinese si fa esplodere in mezzo alla folla del mercato di Hadera: 5 morti e 30 feriti. La Jihad islamica rivendica la strage e la definisce una vendetta contro Israele per l’uccisione di un suo dirigente in Cisgiordania
5 DICEMBRE 2005
Ancora un attentato davanti a un centro commerciale di Netanya. Anche stavolta sono 5 i civili israeliani che trovano la morte a causa dell’esplosione della cintura piena di tritolo che il kamikaze inviato dalla Jihad islamica aveva addosso
29 DICEMBRE 2005
La Jihad islamica rivendica un attentato presso il posto di controllo israeliano di Tulkarem, in Cisgiordania.

Muoiono un soldato israeliano e due civili palestinesi
19 GENNAIO 2006
Nei pressi dello stesso ristorante colpito ieri a Tel Aviv un attentatore suicida si fa saltare in aria, provocando il ferimento di 16 persone. Ancora una volta la Jihad islamica mette la sua firma su un attentato diretto contro civili israeliani

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