In Libano esplode l'ira contro Assad: oggi la «giornata della collera»

In Libano esplode l'ira contro Assad: oggi la «giornata della collera»

Beirut Il giorno dopo l'assassinio del capo dei servizi segreti libanesi Wissam Hassan, massacrato da una bomba a Beirut insieme con altre sette persone, nessuno dubita che il mandante vada ricercato in Siria. Ora il rischio è che le contraddizioni interne del Libano tornino a deflagrare come in passato, quando la guerra civile divorò per lunghi e terribili anni il Paese dei cedri. Il premier Najib Mikati vicino a Hezbollah e alla guida di una coalizione filosiriana e filoiraniana, ricevuto dal presidente Michel Suleiman, ha rifiutato di dimettersi come pretendeva l'opposizione ma ha ammesso l'evidente nesso tra l'uccisione di Hassan e l'arresto di Michel Semaha (ex ministro libanese vicino al presidente siriano Bashar el-Assad), e ha invocato «per il futuro» un governo di unità nazionale.
La situazione del Paese, già pericolosamente tesa venerdì, stava diventando drammatica ieri. Saad Hariri, il leader di Mustaqbal, il movimento sunnita che domina l'opposizione al governo, in esilio volontario da oltre un anno, ha ieri accusato esplicitamente il regime siriano di essere il mandante dell'ennesimo omicidio politico in Libano: accuse reespinte da Damasco, mentre Teheran si spinge ad accusare Israele di aver voluto provocare il caos con un omicidio «eccellente». Giovani sunniti seguaci di Mustaqbal hanno bloccato già nella notte tra venerdì e sabato e poi nella giornata successiva numerose arterie stradali di Beirut e del resto del Libano. L'esercito libanese è dispiegato presso i blocchi stradali per impedire scontri tra fazioni rivali. Ma nonostante gli appelli alla calma, la violenza già divampa. Nella città di Tripoli un imam sunnita è rimasto ucciso in scontri con altri gruppi islamici. Nella valle della Bekaa, roccaforte di Hezbollah, l'esercito ha sparato su una folla che cercava di assaltare la sede di un partito della maggioranza governativa, ferendo due persone.

E dal vicino confine siriano spari hanno colpito diversi manifestanti in territorio libanese che inveivano contro il regime di Assad. Facile prevedere che oggi sarà anche peggio: nel giorno in cui Hassan sarà sepolto accanto all'ex premier antisiriano Hafik Hariri, l'opposizione ha proclamato il «giorno della collera anti Assad».

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