Londra Tremano i vertici della tv di Stato

LondraIl caso Savile ricopre di fango l'immacolata Bbc. Diventa sempre più becera infatti la vicenda sulle accuse di pedofilia all'ex disc jockey Jimmy Savile che lavorò per la televisione di stato britannica negli anni Ottanta. Dopo aver identificato più di duecento potenziali vittime di abusi sessuali, la polizia ha appena avviato un'inchiesta criminale sulla vicenda che rischia di mettere al tappeto la più autorevole emittente televisiva d'Europa. Se all'inizio di questo orribile pasticcio a base di molestie sessuali, pedofilia e quant'altro, l'azienda attuale aveva tentato di uscirne pulita assicurando a tutti che la Bbc di oggi non avrebbe mai tollerato comportamenti come quello di Savile, ieri si è scoperto che ha almeno tentato di seppellirli sotto una coltre di ipocrisia e cinica indifferenza. Il quotidiano The Independent ieri rivelava che George Entwistle, neo direttore generale della Bbc, era stato messo al corrente del tentativo -riuscito- da parte dei vertici di affossare il documentario-verità in programma sulla sua stessa emittente subito dopo la morte di Savile. La trasmissione avrebbe dovuto andare in onda quando le polemiche sul presentatore erano già scoppiate a causa di un filmato trasmesso da Itv, ma fu cancellata in extremis «per motivi editoriali». Entwistle ha sempre dichiarato di essere stato tenuto all'oscuro della situazione invece Liz McKean, noto volto delle news della notte della Bbc, ha raccontato ieri di averlo messo in guardia ma senza alcun risultato. Quando il programma su Savile era pronto per andare in onda, la giornalista avrebbe scritto al direttore informandolo che una parte dello staff dirigenziale stava tentando di depennarlo dal palinsesto, cosa che poi avvenne veramente. La risposta di Entwistle era stata demoralizzante: non solo non aveva voluto incontrare la collega che peraltro conosceva di persona, ma si era limitato a scrivere una nota di due righe passando la patata bollente a un sottoposto.
Tutto sommato la denuncia della McKean sembra un dettaglio di poco conto, quasi una sfumatura in quella baraonda di porcherie emerse dall'intera vicenda Savile. Invece per la Bbc è fondamentale perché l'unica cosa salvabile ormai è la reputazione dell'emittente odierna che è legata a filo doppio al comportamento tenuto dal direttore generale nel momento in cui la tragica verità è venuta alla luce. Martedì prossimo Entwistle è atteso in Parlamento dove qualcuno gli porrà le domande che tutti vorrebbero fargli. Dopo quanto ha dichiarato all'Independent la MacKean, una di queste sarà sicuramente sul motivo che l'aveva indotto a non incontrare la giornalista pur intuendo che questa aveva delle informazioni importanti da comunicargli. Entwistle ha già dichiarato di «non aver voluto interferire su delle scelte editoriali indipendenti», ma adesso è più credibile che, a mese soltanto dalla sua promozione a direttore, avesse semplicemente preferito non scoperchiare una pentola bollente.

Comportamento che ora nessuno sarà più disposto a perdonargli, men che meno chi lo aveva eletto. Perché a questo punto lui rischia il posto e la Bbc l'immagine che si era costruita. Servizio per servizio, scoop dopo scoop, diretta dopo diretta, in un'intera esistenza di messe in onda.

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