Archiviata la brutta performance nel primo dibattito con il suo sfidante, Barack Obama tira un sospiro di sollievo per gli ultimi dati sull'occupazione, che evidenziano segnali di ripresa, con la disoccupazione scesa per la prima volta sotto l’8% dal gennaio 2009. E il presidente, in attesa del secondo round con Romney (in programma il 16 ottobre), nel tradizionale discorso alle famiglie del fine settimana enfatizza la portata dei numeri: "Quattro anni dopo la peggiore crisi economica dei nostri tempi si vedono segnali che il nostro Paese sta di nuovo andando avanti. Dopo aver perso 800.000 posti al mese - afferma - le nostre imprese hanno ora creato 5,2 milioni nuovi posti negli ultimi due anni e mezzo. E sempre più americani stanno trovando un’occupazione".
L'appello: non torniamo indietro
"Ormai siamo andati troppo lontano per tornare indietro - dice Obama a un mese dalle elezioni -. Abbiamo fatto troppi progressi per tornare alle politiche che ci hanno portato al disastro": Il presidente torna ad attaccare i repubblicani, accusandoli di bloccare al Congresso tutte le riforme messe in campo dalla sua amministrazione, da quella di Wall Street a quelle per il rilancio dell’economia e dell’occupazione. "I repubblicani devono smetterla di proseguire nelle battaglie degli ultimi anni e finalmente cominciare a fare qualcosa per aiutare veramente la classe media a risollevarsi". Ancora una volta, come fatto più volte nel dibattito di Denver, Obama si erge a paladino della classe media. E ammonisce: "Non è il tempo dei giochi politici, anche in una stagione politica come questa", perché la crisi rende la vita difficile ancora a milioni di famiglie americane. "Ognuno deve fare la sua parte, assumersi le proprie responsabilità", conclude il presidente.
Sondaggio positivo per Romney in e stati chiave
Mitt Romney guadagna consensi in tre stati chiave: Florida, Virginia e Ohio.
Secondo Rasmussen Reports il repubblicano sarebbe al 49 % in Florida contro il 47% di Obama, al 49% in Virginia, contro il 48% di Obama, mentre in Ohio il presidente ottiene il 50% contro il 49% di Romney. Un distacco minimo, dunque, separa i due sfidanti. E la partita si fa ancora più aperta.
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