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Pistorius di nuovo in lacrime

L'accusa ha confermato l'omicidio premeditato. Secondo i media sudafricani, l'atleta avrebbe chiesto a gennaio la licenza per il porto di sei armi pesanti

Pistorius di nuovo in lacrime

È scoppiato di nuovo in lacrime. Oscar Pistorius è stato trasferito questa mattina all’alba dal commissariato al tribunale di Pretoria per rispondere dell’omicidio della fidanzata Reeva Stennkamp avvenuto la notte di San Valentino.

Per prima cosa il magistrato, Desmond Nair, gli ha chiesto come si sentisse: il 26enne atleta ha fatto spallucce, continuando a guardare fisso davanti a sé, l’aria vagamente assente. Poi però è improvvisamente scoppiato in lacrime, proprio come era avvenuto la prima volta in cui era comparso nella stessa aula, venerdì scorso, all’indomani della tragica fine della 29enne compagna. Secondo il corrispondente della Bbc, Pistorius "piange tenendosi la testa tra le mani".

Il pubblico ministero del tribunale di Pretoria, Nel Garrie, ha confermato l’accusa di omicidio premeditato spiegando che Pistorius ha sparato quattro colpi, di cui tre hanno raggiunto la donna, che si è chiusa in bagno.

"Era capace di amare come nessun altro, aveva così tanto da dare agli altri e ora è finito tutto. Così, è andata...come in un battito di ciglia, il tempo di un respiro, la più bella persona del mondo adesso non c’è più", ha detto June Steenkamp parlando della figlia Reeva e aggiungendo che "tutto ciò che vogliamo, per riuscire a ritrovare tranquillità, sono delle risposte... risposte per capire perché è successo tutto questo, perché la nostra magnifica bambina è morta in questo modo". Reeva Steenkamp sarà cremata oggi nel corso di una cerimonia riservata ai soli familiari e amici più stretti a Port Elisabeth, sua città natale.

Secondo i media sudafricani, Oscar Pistorius avrebbe chiesto a gennaio la licenza per il porto di sei armi pesanti. In particolare, scrive il quotidiano The Star, l’atleta paralimpico sudafricano aveva chiesto la licenza per un fucile Maverick, un fucile Mossberg, un fucile Winchester, una carabina Vextor 223, un revolver Smith & Wesson 500 e un revolver 38 Special. Sempre secondo il quotidiano di Johannesburg, Pistorius non possedeva invece la licenza per l’arma del crimine, una calibro 9. Confermando queste informazioni, un altro giornale, Beeld, aggiunge però che la licenza gli era stata rifiutata nel 2008, ma che dopo un appello, l’aveva ottenuta nel 2010.

In una dichiarazione giurata consegnata al giudice, Oscar Pistorius ha negato di aver voluto uccidere la propria fidanzata e ha spiegato di aver sparato attraverso la porta del bagno a quello che riteneva fosse un intruso. "Non avevo alcuna intenzione di uccidere la mia compagna Reeva, ero profondamente innamorato di lei, entrambi ci amavamo e non avremmo potuto essere più felici", ha dichiarato l'atleta.

Che poi ha spiegato di aver ricevuto in passato minacce di morte e per questo motivo teneva sotto al letto la pistola calibro 9.

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