Roma - Parigi, una delle città più multietniche al mondo, dichiara guerra ai nomadi. Tollerati, ma lontano dai quartieri chic. Suona più o meno così la nota del commissariato locale che invita i poliziotti a identificare e allontanare «sistematicamente» le famiglie rom che vivono e mendicano negli spazi pubblici del sesto arrondissement, una delle zone più eleganti della città. A rivelare l'esistenza del documento è stato Le Parisien e la notizia è stata confermata dalla prefettura.
Il direttore di gabinetto Laurent Nunez ha spiegato che «non si può parlare di espulsione sistematica». «Gli agenti prendono contatto con queste famiglie e propongono loro alloggi d'urgenza - ha detto Nunez -. Nel caso in cui queste restino nello spazio pubblico, le forze dell'ordine sono costrette a ricorrere ad azioni più repressive». La notizia choc è stata corretta dal ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve, che ha cercato di aggiustare il tiro: «Nessun controllo della polizia deve essere effettuato sulla base della nazionalità della persona». Dure le associazioni a difesa dei rom. «Una polizia che scheda i rom dietro al pretesto di prossime operazioni di espulsione e assistenza non è quella di uno Stato democratico - dicono da La Voix des Roms - si tratta dell'attuazione di una politica stabilita al più alto livello dello Stato. Le dichiarazioni di Valls quando era ministro dell'Interno, lo esprimono in modo chiaro». Proprio l'attuale premier nei mesi scorsi disse che i nomadi non volevano integrarsi, per motivi culturali e perché in mano alle mafie.
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