Berlino I Verdi tedeschi sostenevano attivamente i pedofili negli anni Ottanta più di quanto si sapesse fino ad oggi. La rivelazione è un pò datata, ma a fornire nuovi elementi, mettendo in difficoltà gli ecologisti in Germania in piena campagna elettorale, è il settimanale Der Spiegel.
In un'anticipazione, la rivista cita dei documenti venuti fuori dall'archivio del partito, dai quali risultano finanziamenti elargiti in passato a un'associazione per i diritti di gay, transessuali e pederasti, il «BAG SchwuP», che si batteva per legalizzare il sesso con i minori. I Verdi però rigettano le accuse, e annunciano un'inchiesta.
I particolari inediti delle campagne di un tempo per l'emancipazione sessuale potrebbero pesare come un macigno nello scontro elettorale in corso in Germania per le elezioni federali del 22 settembre. E il partito, che al momento ha il vento in poppa nei sondaggi (+15%), corre ai ripari annunciando l'intenzione di approfondire la questione. L'indagine, che sarà ratificata domani, dovrebbe essere affidata a commissari «indipendenti», per far luce sull'effettiva influenza che i pedofili avrebbero avuto trent'anni fa sul comportamento dei Verdi.
Intanto a rinvigorire il fronte delle accuse è un ex dirigente dell'associazione Bag SchwuP, il quale dichiara: «I Verdi erano l'unica speranza dei pedofili nella politica federale. Era l'unico partito a prendersi la briga di impegnarsi per i diritti delle minoranze sessuali».
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