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DOPO LA TEMPESTA

Ora tutti chiedono scusa a tutti. Murdoch ha annunciato che «questo fine settimana News International acquisterà una pagina di tutti i quotidiani nazionali per pubblicare un annuncio in cui si scuserà per quanto accaduto. Ci dispiace per i gravi errori che sono stati commessi, ci dispiace profondamente per le sofferenze causate a coloro che ne sono stati vittime. Mi rendo conto che delle scuse non sono sufficienti, nei prossimi giorni ci saranno concrete misure supplementari, per fare una dignitosa ammenda». Anche il «Guardian» chiede scusa al «Sun» per aver scritto che le informazioni sulla malattia del piccolo figlio di Gordon Brown erano state raccolte illegalmente. Notizia rivelatasi falsa. A sua volta il «Sun» ha pubblicato in prima pagina le scuse del giornale concorrente. Infine il Wall street journal, di proprietà di Murdoch, ha pubblicato una sua intervista in cui smentisce l’intenzione (riferita il giorno prima dello stesso «Wsj») di vendere i propri giornali.

E in cui dice che la crisi è stata gestita «estremamente bene», facendo solo «piccoli errori».

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