Europa league, play off La Juve beffa lo Sturm

I bianconeri in gol con Bonucci raggiunti all’82’. Poi ci pensa Amauri. Squadra da rivedere, ma il dg Marotta annuncia: "Preso il serbo"

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La Juve beffa lo Sturm

Giornata piena, ieri, per la Juventus: nel pomeriggio l'acquisto di Milos Krasic dal Cska Mosca (15 milioni pagabili in tre anni: oggi le visite mediche), in serata l'andata dello spareggio per l'accesso al tabellone principale di Europa League. A Graz, contro lo Sturm, finisce 2-1 per la Signora, vantaggio di Bonucci, pareggio di Schildenfeld e gol decisivo di Amauri praticamente allo scadere. Un palo per parte, anche: Bukva nel primo tempo, Del Piero su punizione. Per il resto, partita non troppo ben giocata dagli stessi undici che avevano eliminato lo Shamrock Rovers: Del Neri avrà insomma di che lavorare per rendere la manovra più fluida e anche per calmare certi bollenti spiriti, visto che Amauri e Pepe si sono mandati a quel paese senza tanti complimenti.

Al di là del risultato, insomma, non sono state tante le note positive di ieri: difesa rivedibile soprattutto sugli esterni, poca personalità e creatività in mezzo al campo. Giovedì prossimo, magari con Krasic già a disposizione, il ritorno a Torino: esordio casalingo stagionale, tre giorni prima del via al campionato. Che la Juve affronterà con un serbo in più nel motore: ventisei anni (è nato il 1° novembre, proprio come la Juve), "sosia" di Nedved, Krasic ha vinto con la maglia del Cska due campionati russi e altrettante coppe nazionali, 3 supercoppe e una Coppa Uefa. Per completare la rosa, Marotta andrà adesso a caccia di un centrale di centrocampo e di un difensore: obbligatorie però le partenze di Camoranesi, Grosso, Zebina e Salihamidzic. «Faremo altre operazioni - ha ammesso - e intanto, se le visite mediche andranno bene, ci godiamo Krasic.

Dzeko? Il Wolfsburg non voleva venderlo e, potendo tesserare un solo extracomunitario, il capitolo è almeno momentaneamente chiuso. Marchisio all'Inter? Lui rappresenta il prototipo del calciatore juventino, privarsene sarebbe sbagliato. Rimarrà con noi».

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