Europa

“Mettono in pericolo la democrazia”. Dalla sinistra europea la solita ingerenza sull’Italia

Le nomine Rai sono state il pretesto per la sinistra europea per scagliare l'ennesimo attacco contro l'Italia, sventolando lo spettro della minaccia alla democrazia

“Mettono in pericolo la democrazia”. Dalla sinistra europea la solita ingerenza sull’Italia

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Dall'Europa arriva l'ennesima ingerenza sull'Italia e stavolta a finire nel mirino della solita sinistra sono le nomine Rai. Come è sempre stato, il governo in carica ha gestito i ruoli apicali della televisione pubblica con la nomina di personaggi diversi rispetto a quelli che sarebbero stati scelti se in carica ci fosse un altro governo. Ma alla sinistra piace indossare il mantello del martirio, come dimostra l'uscita di scena di Lucia Annunziata e un po' anche quella di Fabio Fazio e così da sinistra arrivano le bordate contro il governo.

"Le informazioni pubblicate dalla Federazione Europea dei Giornalisti ci preoccupano profondamente per le implicazioni che hanno in Italia e più in generale in Europa. Il fatto che l'estrema destra assuma il controllo di un'emittente pubblica indica l'urgente necessità del European Media Freedom Act", tuona l'eurodeputata spagnola del gruppo Verdi Efa, Diana Riba i Giner, commentando la sua richiesta di portare il caso della nomina di Roberto Sergio sotto la lente della commissione Cultura dell'Eurocamera.

Finché nei ruoli apicali c'erano esponenti di sinistra, nessuno aveva da obiettare alcunché e in Europa non c'erano rimostranze. Ma se è un governo democraticamente eletto di centrodestra, e non estrema destra, a effettuare dei movimenti, si grida subito alla minaccia della libertà di stampa. L'ingerenza esterna contro il nostro Paese continua a essere un problema, retaggio di una sinistra che appena ha un problema interno va a piangere dagli alleati europei, come ha sempre insegnato Enrico Letta. L'European Media Freedom Act citato dalla deputata spagnola viene definito da lei stessa come "un testo forte e ambizioso che aiuti a proteggere l'indipendenza e la pluralità dei media indipendentemente da chi governa".

È senza dubbio non casuale che il tema venga sollevato adesso che in Italia c'è un governo di centrodestra, mentre fino a poco fa andava bene che ci fosse la spartizione. Le accuse mosse dalla parlamentare spagnola contro l'Italia sono molto grave: "Abbiamo assistito a battute d'arresto simili in termini di libertà di stampa in altri Stati membri, come l'Ungheria o la Polonia, e abbiamo avuto modo di vedere che passi indietro di questo tipo mettono in pericolo la democrazia stessa".

Sventolando il solito spauracchio dell'attentato alla democrazia, da sinistra cercano di usare le nomine Rai come pretesto per picconare la credibilità del governo in carica: "L'estrema destra non è democratica per definizione e non usa i media per costruire società più ricche, pluralistiche e informate, ma piuttosto per diffondere disinformazione, odio, cospirazioni e paura". Il solito assunto basato su una superiorità morale millantata da parte della sinistra, che non accetta che possano esistere idee divergenti.

E si chiamano tutori della democrazia.

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