Margherita Agnelli, la figlia dell’avvocato, che ha ricevuto in eredità beni superiori ai 1.500 milioni di euro, di cui una parte provenienti da conti esteri, non avrebbe alcuna intenzione di pagare la multa (ridotta) di 50 milioni che il Fisco le contesta. Mettiamo in fila le notizie. Moglie e figlia dell’Avvocato, Margherita e Marella, hanno ricevuto un verbale a luglio da parte dell’Agenzia delle entrate che le intimava di pagare la scontata (in termini di sanzioni) ammenda di 50 milioni per chiudere le pendenze derivanti dalle evasioni dell’Avvocato. A settembre del 2009 il Fisco italiano se la prendeva anche con l’accomandita di famiglia (in cui le signore non partecipano) per una vecchia questione del 1998. Che, facendo due banali conti, sarebbe dovuta essere straprescritta.
Le due vicende, superficialmente messe insieme, valgono un centinaio di milioni. La cifra è ragguardevole. Ma il malloppo sottratto negli anni lo sembra anche di più: le signore hanno infatti ereditato 600 milioni occultati al Fisco e l’accomandita si è presa l’onere di un accertamento su 1,4 miliardi di possibile evasione. Attilio Befera, numero uno dell’Agenzia (che tra poco dovrebbe andare in pensione e probabilmente essere sostituito dal brillante Luigi Magistro) si porterebbe così a casa un centinaio di milioni: in un caso grazie alle evidenze difficilmente negabili (il caso di Marella e Margherita) e nell’altro senza andare ad una complessa discussione giudiziaria (il caso dell’accomandita).
Ma qualcosa sembra non filare per il verso giusto. Margherita, la figlia dell’Avvocato che ha praticamente ereditato tutto il patrimonio del padre (tranne la strategica quota nella Fiat), non avrebbe intenzione di riconoscere il suo debito. Ricapitolando: 100 milioni è il debito complessivo, di cui solo la metà in capo alle due persone fisiche, alle due signore. Margherita avrebbe fatto sapere di non avere alcuna intenzione di pagare per un’evasione di cui lei non si è resa complice. Dobbiamo a questo punto fare un passo indietro.
Margherita è in forte contenzioso con la madre Marella e con una buona parte della famiglia, poichè rivendica l’esistenza di un presunto patrimonio che le sarebbe stato occultato. Perciò, è la tesi di Margherita non avvalorata da alcun tribunale, ci sarebbero delle sostanze ingenti dell’Avvocato finite in mani terze e sottratte così all’asse ereditario. Tanto per dare il clima: la stessa Margherita è stata denunciata per estorsione (l’indagine è in mano ad un pm tosto come il milanese Fusco) dall’avvocato Gamna (che le fece siglare il vantaggioso accordo ereditario) perchè avrebbe richiesto allo stesso Gamna di testimoniare il falso e cioè dell’esistenza di un patrimonio occultato. In questo quadro Margherita non avrebbe alcuna intenzione di pagare la quota di 25 milioni di multa fiscale di sua spettanza (la metà dei 50 milioni). Tanto più che all’indomani della morte di Gianni Agnelli, fu la sola Marella a firmare le dichiarazioni fiscali dell’avvocato (in cui non c’era traccia dei 600 milioni esteri) e dunque a certificare il falso. Il fisco basa il suo accertamento proprio su questa provvista. Grazie alla denuncia di estorsione fatta da Gamna si ha la prova per tabulas dell’esistenza di questi 600 milioni. Il punto debole, per Margherita è che pur non avendo firmato la dichiarazione dei redditi era da tempo a conoscenza della provvista estera e l’ha inoltre completamente incamerata in sede di divisione ereditaria.
A differenza della madre che per il fisco italiano (ironia della sorte) è sostanzialmente nulla tenente,
Margherita ha però un bel patrimonio alla luce del sole italiano (si pensi alle sole case e quadri) e non sarà per lei facile riuscire a sottrarsi completamente agli obblighi fiscali che le nascono dalla pesante eredità ricevuta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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