Cina da record a Expo, via al padiglione da 60 milioni di euro

Cerimonia di apertura del cantiere con la "danza del leone". Già venduto un milione di biglietti e il 22 ottobre parte da Pechino un road show per presentare l'Esposizione universale di otto province. Sala: "Puntiamo a staccare 24 milioni di ticket fra Italia e estero, attorno al 20 settembre partiranno le vendite: prezzo medio 22 euro, massimo 39"

Cina da record a Expo, via al padiglione da 60 milioni di euro

E' stata la tradizionale "danza del leone" a fare da scenografia alla cerimonia di avvio dei lavori "fuori terra" del Padiglione nazionale della Cina a Expo Milano 2015. Taglio del nastro per uno dei padiglioni più grandi dell'Esposizione Universale dopo quelli della Germania e dell'Italia, esteso su 4.950 metri quadrati, per il quale Pechino ha investito 60 milioni di euro. Il design del Padiglione è integrato con le forme e le strutture architettoniche tradizionali cinesi, così come con le più moderne idee di design, con un profilo simile a un'onda di grano in una terra di speranza che interpreta e declina il tema della partecipazione cinese: Terra di speranza, cibo per la vita. E' il simbolo di una presenza da record per la Cina che affronta per la prima volta un Expo al di fuori dell'area asiatica e lo fa con altri due padiglioni privati "firmati" da Vanke e China Corporate a segnare una presenza da protagonista assoluta che ha all'attivo - tra l'altro - già un milione di biglietti venduti.

Il Commissario generale di sezione della Cina per Expo Wang Jinzhen, nel corso della cerimonia, ha sottolineato come i governi di Pechino e di Roma diano grande importanza alla partecipazione della Cina a Expo MIlano 2015, nel 45esimo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche Cina - Italia che cadrà proprio nel 2015. L'11 giugno 2014, il presidente cinese Xi Jinping si è incontrato con il premier Matteo Renzi a Pechino e i leader si sono detti d'accordo sul fatto che Cina e Italia sfrutteranno Expo Milano 2015 come una grande opportunità per una cooperazione bilaterale, esplicitamente chiarita nel piano di azione triennale (2014-2016) preparato dai due Paesi per rafforzare la cooperazione economica. "E' molto significativo - ha detto Jinzhen - fare in modo che la positiva partecipazione della Cina a Expo sia uno strumento di implementazione del consenso raggiunto dai due premier. Attualmente sono stati completati con successo i lavori di scavi e le fondamenta del Padiglione. La cerimonia dà il via ai lavori fuori terra e si entra nella fase cruciale della costruzione. Siamo fiduciosi che le aziende incaricate della realizzazione soddisferanno gli adempimenti previsti dal progetto per una costruzione veloce e di alta qualità. Questo grazie anche al supporto del Comitato organizzatore dell'Esposizione Universale".

"La Cina si è rivelata uno dei partner principali dell'Esposizione Universale di Milano - ha detto il commissario unico Giuseppe Sala -. I progetti presentati e le interpretazioni del tema dell'Expo sono di altissimo profilo e offriranno ai visitatori un'esperienza di edutainment ricca di contenuti e di straordinario interesse. Sono certo che Expo Milano 2015 sarà davvero un'eccezionale opportunità per far conoscere agli italiani e al mondo la storia, le tradizioni millenarie e le innovazioni di un grande Paese che può e vuole dare un contributo strategico alla sfida mondiale di uno sviluppo sostenibile per il prossimo futuro". "Questo padiglione - ha aggiunto - è un importante esempio di collaborazione tra Italia e Cina. Progettato da uno studio cinese in collaborazione con un'università cinese, ha general contractor cinese, che si serve di un sub-contractor italiano e un direttore dei lavori italiano. Di base, quindi, i lavori sono affidati a un'azienda italiana con operai italiani, con la garanzia e la qualità della manodopera italiana. I cinesi si occuperanno, poi, con i loro tecnici della parte di allestimento, nella parte finale dei lavori".

L'inaugurazione del cantiere è stata l'occasione anche affrontare diversi temi sul tappeto. A cominciare dalla vendita dei biglietti in Cina. Expo punta a andare oltre quota un milione è ha organizzato un road show che partirà da Pechino il 22 ottobre e toccherà almeno otto città in otto diverse province. E Sala ha anche annunciato che l'obbiettivo complessivo di Expo è vendere 24 milioni di biglietti fra Italia ed estero: "Inizieremo la vendita intorno al 20 settembre, siamo pronti. Abbiamo concluso i test. Il prezzo medio è di 22 euro, con massimo a 39 euro. L'incasso previsto è di mezzo miliardo".

Sul fronte dei collegamenti aerei, debutta il nuovo logo Alitalia-Etihad sui cartelloni Expo e Sala prevede che dalla partnership (l'annuncio arriverà a ottobre) arriveranno "opportunità" sia dal punto di vista della comunicazione dell'evento con "un paio di aerei Alitalia-Etihad con il logo Expo" ma soprattutto sul fronte delle rotte, "stiamo lavorando già con Alitalia-Etihad sul su quanti più aerei possibili far arrivare", spiegando che le trattative sono in corso anche con le compagnie locali di Etihad, compresa Air Berlin.

Quanto ai lavori della piastra, Giuseppe Sala ha detto di essere "sereno, siamo all'80%" aggiungendo che va data attenzione alle esigenze dei singoli Paesi, che chiedono di fare in fretta, "ad esempio sulle dogane". Preoccupano insomma le procedure, a volte farragionose e Sala ha raccontato che i cinesi hanno chiesto "come stiamo lavorando con le dogane per i materiali che arrivano dalla Cina, sono preoccupati per le procedure a volte farraginose e ci chiedono di assisterli per rendere tutto veloce". Ad esempio, ha spiegato ancora Sala "i cinesi ci chiedevano come stiamo lavorando sulle dogane per i materiali in arrivo e abbiamo spiegato che c'è una partnership con l'Agenzia delle Dogane e tutto il legno del padiglione giapponese è stato sdoganato in 5 ore a Genova". Sul tema dei lavori per i padiglioni il primo ottobre ci sarà un incontro i Paesi partecipanti per fare il punto sui tempi di costruzione e allestimento: "A quel punto avremo una idea dei tempi di costruzione e di allestimento".

Altro tema, la trattativa diretta che Expo Spa intende avviare per bar e ristoranti negli spazi comuni. Il presidente dell'anticorruzione Raffaele Cantone sta lavorando con Expo al modo migliore per dare in affidamento diretto i servizi di bar e ristorazione nel sito dopo che due bandi di gara sono andati deserti. Sala ha spiegato che "sul principio" di andare a una trattativa Cantone è d'accordo. "Il principio lo prevedono anche le regole dei lavori pubblici. Lui ci sta dando suggerimenti su come costruire la trattativa, come chiedere anticipazioni, come farsi pagare le royalties, che garanzie avere. Non sta mettendo in discussione il principio - ha spiegato Sala -. Sta mettendo la sua esperienza sulle modalità con cui noi ci siederemo al tavolo con questi operatori".

La trattativa diretta sarà fatta "non con la qualunque ma con quegli operatori che fino all'ultimo hanno mostrato la volontà di partecipare e che hanno confermato per scritto, nell'ultima fase, il loro interesse. Non coinvolgeremo aziende che non sono state parte del processo del primo e del secondo bando". L'obiettivo del bando, ha ripetuto il commissario unico, era "risparmiare soldi pubblici". "Respingo con fermezza l'idea che c'è un disegno per cui abbiamo fatto apposta a fare una gara difficile, in modo da andare su chi volevamo. Queste cose non si fanno".

Infine sul progetto dell'Albero della Vita "avremo la risposta l'11 settembre quando ci sarà Cantone a Milano: lì sarà il momento in cui o dentro o fuori. Stiamo lavorando intensamente in questi giorni per dimostrare che l'atto procedurale si può fare ma quello sarà il momento della verità.

Quanto allo stato dei lavori sul Cardo, per il Padiglione Italia, "ho chiesto all'ingegner Acerbo di farmi avere una time-line dei lavori, perché voglio vedere quando saranno pronti con il Cardo". Anche su questo, ha concluso Giuseppe Sala, "considero veramente definitiva anche in termini di chiarezza l'incontro della settimana prossima con Cantone".

Leggi lo speciale EXPO MILANO 2015

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