Firmato l'accordo sul lavoro per i Paesi partecipanti a Expo. L'annuncio dell'intesa è stato datoo dal commissario Expo Giuseppe Sala alla presenza delle rappresentanze sindacali, del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e del governatore della Lombardia Roberto Maroni. Sala ha spiegato che l'accordo regolamenterà il lavoro di circa 16mila persone: 4mila nei cantieri fino all'apertura dell'esposizione, per la costruzione e gli allestimenti dei padiglioni, mille assunti direttamente da Expo per il semestre, 8mila nelle aziende impiegate per pulizie, manutenzioni e vigilanza, e "potenzialmente" 3mila chiamati dai Paesi per la gestione dell'evento."Verranno lavoratori dai vari Paesi, ma abbiamo lavorato con i sindacati - ha sottolineato Sala - perché i Paesi per il lavoro nei loro padiglioni attingano al bacino territoriale italiano. Sono i Paesi stessi che ci hanno chiesto una regolamentazione per questo. L'obiettivo è quello di dare certezza del diritto del lavoro in Italia agli investitori stranieri, definendo una quadro di norme condivise in materia di contratti e tutele per i lavoratori assunti dai Paesi che partecipano a Expo".
L'accordo si articola in quattro punti: la possibilità di escludere i limiti quantitativi all'utilizzo dei contratti a tempo determinato o almeno la possibilità di prevedere specifici limiti; l'utilizzo dell'apprendistato come forma di stimolo per l'occupazione giovanile, ereditando l'apprendistato di breve periodo introdotto con l'accordo del 23 luglio 2013; l'organizzazione dell'orario di lavoro, dei riposi delle ferie e dei permessi; l'introduzione di una procedure in grado di prevenire o risolvere le controversie su discipline contrattuali e sindacali, evitando così dichiarazioni di sciopero. Per la gestione di questo tipo di lavoro, vista la sua natura a termine, Expo 2015 e i sindacati hanno siglato due accordi destinati rispettivamente ai partecipanti all'evento e ai loro appaltatori.
"E' un passaggio importante che consente di affrontare l'argomento non come una terra di nessuno ma fissa buone regole su cui bisogna vigilare - ha spiegato il ministro Giuliano Poletti -. In questo modo dimostriamo che i contratti a termine e di apprendistato sono usabili e positivamente in un contesto come questo. Personalmente mi fa molto piacere che siano state scelte queste tipologie, mi sembra un buon modo di usare ciò che abbiamo a disposizione".
Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha sottolineato che la "Regione ha già stanziato 20 milioni di euro per sostenere la ricollocazione dei lavoratori una volta finito l'evento Expo".
E ha aggiunto: "Sono molto lieto di questo accordo che si aggiunge all'avviso comune sottoscritto il 5 luglio dalla Regione Lombardia con 22 parti sociali, perché ha come effetto la funzione occupazionale di Expo, favorendo i contratti a termine, di somministrazione e di apprendistato, e di favorire la ricollocazione dei lavoratori dopo l'evento, in particolare i cosiddetti soggetti deboli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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