Expo, Moratti è commissario: «Partiamo subito»

Il governo ha previsto anche la copertura finanziaria: un miliardo e mezzo di euro il totale. Un «pacchetto» di infrastrutture da 10,4 miliardi, le coordinerà il presidente della Regione

(...) l’impegno a stanziarne 223 nel 2012, 564 nel 2013, 445 nel 2014 e 120 per il 2015, per un totale di quasi 1,5 miliardi. I finanziamenti alle opere strategiche e a quelle connesse con l’Esposizione, assicura, «sono comprese nel perimetro della manovra». Nel testo si fa preciso riferimento ai 4,1 miliardi che servono tra il 2007 e il 2015 per realizzare il sito a Rho-Pero e anche le opere infrastrutturali - strade e metropolitane, ad esempio - che sono connesse (e presentate nel dossier della candidatura). Un pacchetto di opere da 10,4 miliardi la cui regia, «sentiti gli enti locali», è affidata ad un Tavolo Lombardia presieduto dal governatore Roberto Formigoni. Questo punto, e l’approvazione della governance - gli organismi di gestione delle opere Expo - «sono rimandate a un Dpcm, un decreto del presidente del Consiglio dei ministri» assicura il sindaco, e «non ho motivo di credere che non verrà fatto nei tempi tecnici giusti». Come il decreto, che «è stato fatto rapidamente e per questo ringrazio tutti quanti hanno contribuito alla veloce approvazione del testo, il governo, il premier Belrusconi, i ministri Tremonti, Bossi, Calderoli, il sottosegretario Letta». Sotterra l’ascia di guerra che sembrava aver impugnato a inizio settimana quando i fondi e la legge per l’Expo erano fortemente in dubbio. Ma fare in fretta è la parola d’ordine, «la cosa più importante è poter partire rapidamente, e ora lo possiamo fare. Sette anni sono pochi e non possiamo realizzare il sito all’ultimo, perché i Paesi devono poi allestire i padiglioni». Paesi con cui, tra l’altro, «abbiamo avviato in questi due anni progetti importanti e ora dobbiamo mantenere gli impegni». E la fretta è quella che suggerisce al governo, ma soprattutto al Parlamento, che dovrà licenziare i testi, e con l’estate davanti c’è il rischio che decadano. La nomina della Moratti, commenta il coordinatore regionale di Forza Italia Guido Podestà, «conferma il riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto dal sindaco per portare in Italia l’Expo. Fi le garantirà supporto e collaborazione».
La regia di Formigoni sulle infrastrutture collegate suona quasi come un contentino. Ieri il governatore ha incontrato a Roma il ministro Altero Matteoli, con cui ha concordato di fare entro luglio a Milano un tavolo sulle opere strategiche, con le province e i comuni: «Abbiamo lasciato un dossier con oltre 100 opere - riferisce - avviate e programmate. Nelle prossime settimane passeremo alla fase operativa perché abbiamo talmente un ritardo a livello di Paese che sono tutte emergenze ed esigenze fondamentali». Formigoni ha apprezzato invece l’impostazione «convincente e positiva» della manovra approvata mercoledì dal Cdm, perché «si è evitato di mettere le mani nelle tasche degli italiani e si sono messe in campo misure per i più deboli» ma ribadisce il «no a tagli indiscriminati in sanità, sarebbe grave se il governo reintroducesse i ticket ma attendo ancora di vedere le carte delle decisioni prese». E ieri il governo ha fatto sapere che attende proposte alternative per evitare l’introduzione, comunque «congelata» fino al 2009.

Dopo le polemiche della Moratti contro il «soccorso» del governo per ricoprire il «buco» del Comune di Roma, ieri Formigoni ha fatto anche visita al sindaco della Capitale Gianni Alemanno: «Il governatore - riferisce - mi ha espresso solidarietà per l’intervento del governo su Roma».

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