Un grande "padiglione souq" e un teatro per il Qatar all'Expo

Svelata la struttura per l'Esposizione Universale dedicata al tema "Seminare sostenibilità: soluzioni innovative per la sicurezza alimentare". Al centro del mercato arabo si innalza una grande struttura a forma di "jefeer", il tipico cesto per gli alimenti. Weekend di festa all'Expo Gate con musica e danze, dolci te caffé, artigiani e i segreti dell'henné

Un grande "padiglione souq" e un teatro per il Qatar all'Expo

Ci sarà anche un grande souq, il mercato arabo delle carovaniere e dei commerci, luogo d’incontro fra genti e culture, con tanto di torri agli angoli, giardini pensili e una maxi-struttura circolare in alto, al centro, che ripropone la forma tradizionale del jefeer, il cesto intrecciato che contiene gli alimenti, a partire dai datteri: un mix fra tradizione, radici culturali, innovazioni e sguardo rivolto al futuro. Il volto del Qatar moderno, che ha presentato all’Expo Gate il Padiglione che segnerà la sua partecipazione a Expo Milano 2015. Con una “prima” assoluta: il Qatar realizzerà un teatro (Orix è il nome) annesso al Padiglione, che ospiterà eventi e potrà essere utilizzato anche dagli altri Paesi partecipanti.

Il Qatar ha festeggiato il proprio Padiglione anche con i milanesi e i turisti questo weekend all’Expo Gate con porte aperte a tutti: danze tradizionali ardah, esibizioni musicali dei suonatori di oud (strumento che ricorda il liuto), video e performance artistiche. I visitatori hanno potuto degustare caffè gahwa, datteri e i tipici dolci khanfaroosh, scoprire con l'aiuto di truccatrici i segreti dei tatuaggi all'henné e come si realizza manualmente un jefeer, guardando un artigiano lavorare e intrecciare la paglia.

A svelare il modellino della struttura e il tema scelto per l’Esposizione Universale, Seminare sostenibilità: soluzioni innovative per la sicurezza alimentare, sono stati lo sceicco Ahmad bin Jassem bin Muhammad al Thani, ministro dell’Economia e del Commercio del Qatar, il commissario generale del Padiglione Sultan bin Rashed al Khater e il commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala.

"Apprezziamo lo sforzo di un governo amico come quello italiano e degli organizzatori di Expo Milano 2015 che danno ai Paesi partecipanti una possibilità per farsi conoscere dal mondo - ha detto Ahmad bin Jassem bin Muhammad al Thani, ricordando come il suo Paese si stia preparando a ospitare i Mondiali di calcio 2022. “Cercheremo di dare un contributo e un supporto incondizionato ai temi del diritto all’alimentazione, dell’acqua, della sostenibilità. Abbiamo un grande piano nazionale che affronta questi problemi puntando su tecnologia e innovazione legato alle peculiarità del nostro territorio arido” ha aggiunto lo sceicco, sottolineando gli eccellenti rapporti politici ed economici fra Qatar e Italia, primo partner per l’export con un miliardo di euro nel 2013 e un volume d’affari complessivo di 3 miliardi, con prospettive di ulteriori sviluppo visto che quest’anno il pil del Paese crescerà del 6,6% grazie a finanza, costruzioni, infrastrutture - strade, telecomunicazioni, nuovo porto di Doha - che vede importanti investimenti esteri e nazionali favoriti dal rapporto positivo fra pubblico e privato.

"Con la sua presenza a Expo Milano 2015 - ha spiegato il commissario generale Sultan bin Rashed al Khater - il Qatar intende rafforzare la propria posizione come hub commerciale mondiale con profonde radici culturali. In linea con il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, nel Padiglione mostreremo il nostro impegno nella promozione di soluzioni innovative per fronteggiare alcune sfide, come quella della sicurezza alimentare, idrica e ambientale che affliggono tutto il mondo. il messaggio che vogliamo mettere in evidenza è che, malgrado la prevalenza di terre aride e nonostante i problemi legati alla superficie di terreni agricoli e alla produzione agricola in Qatar, vi sono soluzioni e modelli atti a consentirci di affrontare tali sfide, applicabili non solo nel caso specifico del Qatar, ma a livello globale”. E il Qatar, uno dei primi Paesi ad aver ricevuto l’area del sito, sarà tra i primi a finire i lavori. “Scavi e fondazioni sono stati completati a luglio e oggi la struttura è realizzata al 40 per cento: sarà pronta entro febbraio 2015. Per tempi di realizzazione siamo primi fra i Paesi arabi, sedicesimi fra tutti gli altri”.

"Siamo molto contenti - ha affermato Giuseppe Sala - che il Qatar abbia deciso di presentare il proprio padiglione nel quadro dei Weekend dei partecipanti dell'Esposizione Universale. Con questo progetto la città si prepara ad accogliere e a conoscere lo straordinario contributo culturale che le nazioni e le organizzazioni internazionali porteranno all'interno di Expo Milano 2015. Sono certo che il Qatar saprà rappresentare al meglio tradizione e innovazione grazie anche all'originale architettura scelta per raccontare il Paese e il tema della sostenibilità ambientale e alimentare". Elemento caratterizzante della partecipazione del Qatar, ha sottolineato ancora Sala, il fatto che "è il primo Paese che svilupperà un teatro accanto al padiglione, che sarà reso disponibile per gli eventi di tutti i Paesi in un'ottica di condivisione dell'esperienza di Expo". Il padiglione "è una buona rappresentazione di quello che vogliamo per Expo: un'architettura molto rappresentativa della loro tradizione, simula un mercato e il tipico cesto per gli alimenti, ma con un forte contributo sulla gestione dell'agricoltura in clima arido, sulla tecnologia e sicurezza alimentare. E' un'interpretazione perfetta di quello che stiamo cercando di fare".

Sala ha confermato che per quanto riguarda la presenza dei Paesi sul sito "abbiamo ancora 4 o 5 Paesi un pò in ritardo ma abbiamo avuto anche nuove adesioni, posso confermare che il nostro obiettivo di almeno 53 Paesi sarà senz'altro ottenuto".

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