F1, 2010 all'insegna di Vettel e della Red Bull

Un'annata che ha visto il 23enne pilota tedesco diventare il più giovane campione del mondo della storia di questo sport, a dispetto del fatto di non essere mai stato al comando della classifica se non all'abbassarsi della bandiera a scacchi dell'ultimo Grand Prix

Le lacrime di gioia che bagnano il viso da bambino di Sebastian Vettel sono l'immagine con il quale si ricorderà la stagione di Formula 1 2010. Un'annata che ha visto il 23enne pilota tedesco della Red Bull diventare il più giovane campione del Mondo della storia di questo sport, a dispetto del fatto di non essere mai stato al comando della classifica se non all'abbassarsi della bandiera a scacchi dell'ultimo Grand Prix, quello di Abu Dhabi a Yas Marina. Una vittoria sul filo di lana nonostante il pupillo di Michael Schumacher fosse partito per ben dieci volte dalla pole position - anche questo un record, seppur condiviso con altri - su diciannove gare. Alla fine ha vinto cinque Gran premi, tanti quanti quel Fernando Alonso che prima della luce verde nella gara degli Emirati aveva 15 punti di vantaggio su di lui. Un divario che non e' bastato al pilota della Ferrari per conquistare il suo terzo alloro iridato. Un successo, quello di Vettel che consente alla Red Bull di mettere a segno una doppietta spettacolare al sesto anno di presenza in Formula 1, dopo il titolo Costruttori già messo in bacheca a San Paolo del Brasile. Il ragazzo di Happenheim, però, dalla sua ha avuto una RB6 davvero eccezionale, nata dalla matita e dall'ingegno di quell'Adrian Newey che ha firmato le migliori monoposto degli ultimi anni ed anche un team, quello gestito da Chris Horner che ha puntato tutto sul suo numero, più che su quello del suo compagno di squadra, Mark Webber, nonostante l'australiano sia stato a lungo al comando della graduatoria.

Una scelta, alla fine, forse, giusta, visto che Webber si è anche fratturato una spalla facendo mountain bike prima della gara giapponese e ha preferito tacerlo alla squadra, per poi rivelarlo a campionato finito sulle pagine del suo libro. Vettel, in fondo, è sempre stato molto veloce, soprattutto nelle qualifiche dove, come detto, ha conquistato ben 10 pole position.

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