da Milano
Il giro di vite contro la violenza negli stadi che era lobiettivo del decreto Amato non ha prodotto i risultati sperati. Questa, in sintesi, la conclusione di uninchiesta del Sole 24 Ore che viene pubblicata oggi dal quotidiano della Confindustria e che è stata anticipata ieri sul sito Ilsole24ore.com.
In serie A nello scorso campionato - che si è giocato per quattro mesi con lapplicazione delle più severe regole varate dopo la morte a Catania dellispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti avvenuta il 2 febbraio - sono state, infatti, denunciate 176 persone per reati commessi durante i match, contro le 62 dellanno prima. Gli arresti sono stati 37 contro 17 e gli incontri a rischio 90 contro 66. In serie B le denunce sono state 102 contro le 92 del campionato 2005/06. In serie C, in totale, si sono registrate 125 denunce di episodi violenti contro le 90 dellanno precedente.
In serie A - sempre secondo linchiesta del Sole 24 Ore - gli incontri in cui si sono avuti feriti sono stati 18 contro i 16 dellanno precedente. I feriti tra le forze dellordine, inoltre, sono stati 48 durante partite della massima serie a fronte dei 15 del campionato 2005/2006.
Niente a che vedere con lanno «nero» relativo al campionato 2004/2005 con 117 feriti tra gli agenti di polizia per i match di serie A e 145 per quelli di B. Certo, tutto questo significa anche che è stata intensificata lazione repressiva dello Stato.
Fallito lobiettivo prevenzione Denunce e arresti in aumento
Il giro di vite sullordine pubblico negli stadi era stato deciso dopo la morte dellispettore Raciti
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