RomaPalazzo Borromeo, ore 18. Silvio Berlusconi sta per lasciare, a due ore dal suo ingresso, lambasciata italiana presso la Santa Sede. Si dirige verso lauto blindata e si limita ad un doppio «molto bene» nel rispondere, dinanzi ad una selva di taccuini e telecamere, ai cronisti che gli chiedono come sia andato lincontro con la delegazione vaticana, guidata dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, quando ricorre lottantunesimo anniversario dei Patti Lateranensi e il ventiseiesimo dellaccordo di modifica del Concordato.
Il Cavaliere è «davvero soddisfatto», forse anche un po provato, vista la «concretezza» dei colloqui, convinto che sia stata loccasione per rinsaldare i vincoli di amicizia tra le due parti. «Non cera nulla da chiarire e i rapporti tra Italia e Santa Sede sono ottimi, come sempre», assicura un esponente di governo, molto vicino al premier. «Cè stata una grande sintonia, su tutti i temi trattati» è il messaggio distensivo che Berlusconi consegna ai suoi, una volta rientrato a Palazzo Grazioli. Una valutazione più che positiva, in linea con quella del capo dello Stato, Giorgio Napolitano («È andato tutto nel migliore dei modi possibili, in una atmosfera di grande cordialità e sintonia»), presente, insieme ai presidenti di Camera, Senato e Corte costituzionale, alla seconda parte dei colloqui. A cui segue il tradizionale ricevimento, con parata di intellettuali e politici (in sala pure la candidata del Pdl alla Regione Lazio, Renata Polverini).
Così, neppure sfiorato il «caso Boffo» - raccontano - su cui si concentravano le attenzioni di tutta la stampa, alla luce del faccia a faccia tra Berlusconi e Bertone, previsto allAquila lo scorso 28 agosto, poi annullato a seguito delle polemiche sulla vicenda e allo scontro tra Giornale e Avvenire. Sono quindi i dossier sulla politica estera, comprese le questioni ambientali, a tenere inizialmente banco, su cui prende spesso la parola Franco Frattini. Tanto da spingere il presidente del Consiglio a raccontare il suo recente viaggio in Israele, con i particolari della visita a Betlemme.
Sancita dunque la piena sintonia sul piano internazionale, che si basa pure sullimpegno comune nella ricerca di una soluzione del conflitto in Medio Oriente, senza dimenticare lo sforzo nella difesa della libertà di religione (vedi persecuzioni contro i cristiani) e negli aiuti verso le popolazioni più svantaggiate. Un punto, questultimo, in cui finisce di diritto lazione dellesecutivo italiano nellemergenza umanitaria ad Haiti. E ancora: un breve passaggio sulla Convenzione monetaria tra Unione europea e Città del Vaticano.
Si passa così alle questioni interne. Oltre al tema immigrazione, tre i capitoli principali allordine del giorno.
Famiglia e bioetica, «piena sintonia» governo-Vaticano
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.